Indossare la casacca della sua Australia gli regala certamente un effetto diverso o, più semplicemente, sta entrando rapidamente in forma in vista del primo Slam dell'anno che si gioca a Melbourne nel quale godrà del sostegno dei suoi compatrioti. Ad ogni modo è un altro Nick Kyrgios, quello 'benedetto' come uno dei talenti più puri del Tennis mondiale, solo che stavolta (almeno per il momento) non c'è il 'gemello brutto', quello delle bizze sul campo e delle dichiarazioni al veleno, quello delle plateali scenate dinanzi ai giudici o dei battibecchi con il pubblico.

Il miglior Kyrgios che permette dunque al team 'aussie' di passare il turno e, nel contempo, mandare a casa la Grecia di Stefanos Tsitsipas che era comunque già fuori dai giochi. E proprio contro il vincitore delle ultime Atp Finals, Nick realizza un capolavoro, una partita bella ed avvincente vinta al termine di tre tie-break in cui riduce al minimo il margine di errore, anzi non sbaglia quasi nulla e Tsitsipas resta comunque a galla perché, se parliamo di talento puro, non è secondo a nessuno. Di contro però è il giovane ellenico che ad un certo punto perde la testa e rischia di fare seriamente male al suo papà-coach, Apostolos.

I numeri della 'battaglia'

I numeri del match parlano da soli: due ore e quaranta minuti di battaglia, tre tie-break per un totale di trentatove giochi, non si contano i vincenti soprattutto da parte di Kyrgios che hanno mandato in delirio l'appassionata tifoseria australiana di Brisbane.

E dire che nel game decisivo le cose si stavano mettendo bene per Tsitsipas avanti 5-4, prima dell'incredibile sequenza di Nick: una seconda ad oltre 180 kmh, drop-shot, smash, ace di seconda che ha raggiunto l'incredibile velocità di 206 kmh. Poi quella risposta vincente con il rovescio lungo linea che da sola vale il prezzo del biglietto.

Dinanzi a questa esplosione di classe anche un tennista elegante e stilisticamente perfetto come Stefanos è stato costretto ad arrendersi. Lo chiamano il 'Maestro di Atene' ed è un soprannome temerario visto che in qualche modo si richiama al 'Maestro' Roger Federer, ma a Brisbane gli è toccato andare a lezione. Non ha gradito e, ad un certo punto, ha letteralmente perso le staffe durante un cambio campo ed ha iniziato a menare furenti fendenti usando quasi la racchetta come un'ascia: nella circostanza ha sfiorato dolorosamente il padre Apostolos seduto in panchina.

Atp Cup, la situazione

Da regolamento accedono a quarti di finale le prime sei di ogni girone e le migliori due seconde classificate. Oltre alla citata Australia, sono già dentro Serbia, Gran Bretagna e Russia. Tra le squadre eliminate c'è l'Italia, nonostante la vittoria sugli Stati Uniti. Non è ancora qualificata la Spagna di Rafa Nadal, ma teoricamente non dovrebbe avere grossi problemi nel battere il Giappone, ultimo avversario del team iberico. Tante le squadra ancora in corsa: Francia, Sudafrica, Belgio, Croazia, Austria, Argentina e Canada. I quarti di finale si disputano il 9 e 10 gennaio.