Il ritorno al successo al Giro delle Fiandre grazie ad Alberto Bettiol è stato uno dei momenti indimenticabili per il Ciclismo italiano nella stagione 2019. Quella vittoria piena e costruita alla maniera dei veri campioni ha avuto poi uno strascico polemico che non si è ancora esaurito. Bettiol fu ripreso nei festeggiamenti sul bus della squadra, mentre insieme ai compagni sfotteva i grandi rivali della Deceuninck Quickstep con un coro goliardico.

Nonostante siano passati molti mesi quella esultanza del corridore toscano è rimasta ben in mente al team belga, come ha dimostrato Remco Evenepoel con le sue dichiarazioni dei giorni scorsi a cui ha ora replicato Bettiol.

Bettiol, le scuse a Lefevere

A scatenare tutta la polemica tra Alberto Bettiol e la Deceuninck Quickstep è stata l’esultanza del corridore toscano dopo la vittoria al Giro delle Fiandre. Sul bus della sua squadra Bettiol si lasciò andare ad un coro tra il goliardico e l’irriverente per prendere in giro gli sconfitti di giornata, al grido di “dov’è la Quickstep?”.

Quelle immagini di esultanza finirono immancabilmente sui social network scatenando qualche rimostranza degli uomini di Patrick Lefevere. Nei giorni scorsi il campioncino di casa Deceuninck Quickstep, Remco Evenepoel, ha fatto capire chiaramente che quell’episodio non è stato dimenticato. “Non lo lasceremo più attaccare, non è stato corretto a sfidarci in questo modo” ha dichiarato Evenepoel ad una tv belga.

Alberto Bettiol ha ora replicato a questa piccata presa di posizione del ventenne belga, spiegando di aver già avuto un chiarimento con Patrick Lefevere, il Team manager della Deceuninck Quickstep. “Mi sono scusato e lui ha apprezzato il mio gesto, ha capito che si trattava di una goliardata priva di malafede” ha spiegato il vincitore del Fiandre.

‘Aver letto quello che ha detto Remco mi ha fatto male’

Ritenendo l’episodio archiviato, Bettiol è rimasto piuttosto sorpreso dalle recenti dichiarazioni di Evenepoel. “Aver letto quanto Remco ha detto mi ha fatto male, almeno per un paio di ragioni” ha commentato il ciclista della EF, che ha sentito la sua vittoria al Fiandre sminuita nell’analisi del giovane belga.

“Nessuno mi ha lasciato andar via, perché al Giro delle Fiandre nessuno ti regala niente. Io sono tranquillo perché mi fido di quanto mi ha detto Lefevere. E poi vorrei ricordare a Remco che a me hanno insegnato che alle corse si parte sempre per vincere e non per far perdere”, ha aggiunto Bettiol che ha rincarato la dose sull’atteggiamento al limite dell’arroganza del ventenne belga. “Anche se non ha corso il Fiandre ha voluto dire la sua. Per ora ha avuto una carriera molto breve”, ha chiosato il corridore toscano.