Riscatto rosso: per Ducati e Ferrari la rincorsa al titolo mondiale è cominciata. Le due case italiane a tinte rosse hanno iniziato e stanno per presentare i nuovi progetti per la stagione 2020. I rispettivi campionati di MotoGp e Formula 1 che scatteranno a marzo saranno un vero e proprio banco di prova per le due scuderie, chiamate a ribaltare i pronostici della vigilia che vedono ancora una volta favorite le Mercedes da una parte e Marc Marquez dall'altra.
Dopo anni di secondi posti e vittorie sfiorate, i due team, nei rispettivi campi, sono chiamati ora a mostrare il proprio valore per far sì che i tifosi italiani possano tornare a gioire.
Ducati: la nuova moto presentata a Bologna
La stagione della Ducati è già iniziata: il 23 gennaio a Bologna è stata presentata la nuova moto che dovrà dare ai piloti Dovizioso e Petrucci l'opportunità di battere il fenomeno Marquez. Il colore rosso, simbolo della casa italiana, quest'anno sarà accompagnato da una forte presenza a tinte nere.
Sotto l'aspetto tecnico, sono state definite le basi del nuovo telaio sul quale lavorare, il motore avrà qualche cavallo in più, mentre l'aerodinamica e il forcellone verranno svelati nei primi test stagionali in Malesia di febbraio.
Dall'Igna: 'Il nostro obiettivo finale deve essere sempre e solo uno, puntare al titolo mondiale'
Presente all'inaugurazione della moto per la stagione 2020 anche il direttore generale di Ducati Corse, Gigi Dall'Igna, chiamato all'arduo compito di coniugare l'innata velocità dei bolidi dell'azienda di Borgo Panigale con una maggiore efficienza in curva: "Abbiamo archiviato il 2019, anno in cui per la terza volta consecutiva ci siamo riconfermati secondi in campionato con Andrea (Dovizioso, ndr).
Non possiamo però ritenerci completamente soddisfatti perché il nostro obiettivo finale deve essere sempre e solo uno: puntare al titolo mondiale".
Ferrari: l'11 febbraio la presentazione della monoposto a Reggio Emilia
Dal rosso Ducati al rosso Ferrari: anche per la squadra di Maranello è previsto l'arduo compito di riportare il tricolore italiano e il cavallino rampante sul tetto del mondo dal quale manca da ben 13 anni.
I tecnici sono già al lavoro e il prossimo 11 febbraio a Reggio Emilia verrà svelata la vettura che nelle mani di Sebastian Vettel e Charles Leclerc dovrà volare ed essere perfetta per prendere le inarrivabili frecce d'argento della Mercedes.
La prima novità risiede proprio nel luogo dell'evento: non più Maranello ma Reggio Emilia, il capoluogo emiliano dove 223 anni fa è nato il tricolore poi adottato come bandiera dell'Italia.
Tanti i rumors e le indiscrezioni sulle caratteristiche della macchina che prenderà parte al mondiale 2020. Il nome ufficiale, al momento, è ancora avvolto nel mistero, infatti per ora si sa soltanto che si tratta del progetto 671.
Ad ogni modo, sembra che i tecnici di Maranello sappiano bene in quale direzione muoversi: serve maggior carico verticale rispetto alla Ferrari del 2019, da trovare non solo sull'aerodinamica e sul passo, ma anche sulle sospensioni con l'introduzione dell'elemento idraulico. Inoltre dovrebbero essere aggiornati e potenziati motore e power unit.