Le sorprese sono dietro l'angolo in questa edizione degli Australian Open che hanno perso per strada uno dei favoriti. Stefanos Tsitsipas esce prematuramente di scena nello Slam che gli aveva dato le maggiori soddisfazioni nella scorsa stagione (si era spinto fino in semifinale). A 'farlo fuori' è Milos Raonic, protagonista finora di un ottimo torneo dove colleziona il primo 'scalpo' eccellente. Match che dura tre set, giornata decisamente poco ispirata del 'maestro' di Atene che si arrende alla maggiore scioltezza del suo avversario. Sorride invece il Tennis italiano, per Fabio Fognini arriva la qualificazione agli ottavi di finale e stavolta il ligure ci fa soffrire poco, rispetto alle sue due ultime gare vietate ai deboli di cuore.

Raonic come ai bei tempi

Davvero una grande giornata per il canadese di origine montenegrina che è sembrato quello degli anni d'oro, il Milos del 2016 che raggiunge le semifinali in Australia, la finale a Wimbledon ed il numero 3 del ranking Atp. Dinanzi a questa prova di forza il greco che, almeno teoricamente, doveva essere più fresco visto che non ha giocato il secondo turno, ha dovuto alzare bandiera bianca. Tre set combattuti - 7-5 6-4 7-6 - in cui il 29enne nato a Podgorica ha comunque giocato meglio e, soprattutto, ha mantenuto la lucidità necessaria per mettere a terra i punti decisivi nei momenti chiave della partita. Su Tsitsipas resta inalterato il giudizio che lo ha accompagnato nella scorsa stagione, dopo il suo ottimo Australian Open e prima della vittoria alle Finals: classe, stile e potenzialità sono celestiali, mentalmente deve crescere ancora e non di poco.

Fognini manda tutti a letto presto

Come sulle montagne russe, più o meno il destino di una carriera per Fabio Fognini capace di alternare prestazioni straordinarie a flop clamorosi. Il down lo ha sfiorato contro Opelka nel match d'esordio e, probabilmente, senza l'interruzione per la pioggia, oggi il tabellone maschile sarebbe orfano di tennisti italiani.

Dopo la vittoria in rimonta in due puntate contro Opelka e la rimonta subita da Thompson e ricacciata indietro, stavolta il ligure preferisce un comodo 3-0 all'altalena. Fabio è in giornata e si vede, gli bastano tre parziali per aver ragione di Guido Pella. Combattuto in realtà è stato solo primo set vinto al tie-break da Fognini che ha poi regolato l'argentino con un eloquente 6-2 6-3.

Al termine del match contro Thompson si era ironicamente scusato con il pubblico per aver fatto far tardi dopo una sorta di maratona, stavolta manda tutti a letto presto e stacca il biglietto per gli ottavi di finale.

Il 'diretto Djokovic' non fa più fermate, avanza ancora Sandgren, fuori Bautista Agut

Tutto questo mentre Novak Djokovic prosegue a non avere alcun patema sul suo cammino. Un set concesso nel match d'esordio contro Struff, poi il percorso netto da parte del serbo che passeggia allegramente anche sul giapponese Nishioka, 6-3 6-2 6-2 il punteggio al quale non servono troppi commenti. Continuano gli Australian Open anche per Tennys Sandgren e Marton Fucosvics: il primo vince il derby americano con Sam Querrey (un triplo 6-4), l'ungherese batte Tommy Paul lasciandogli solo 6 giochi. Tra le vittime illustri, infine, annoveriamo anche Roberto Bautista Agut dopo una battaglia di cinque set con Marin Cilic, mentre a Diego Schwartzman ne bastano tre per aver ragione di Dusan Lajovic.