La tappa dal percorso più mosso di questo Saudi Tour si è conclusa ancora in volata, dopo aver regalato molta azione. Rui Costa, vincitore nella giornata inaugurale della corsa, ha cercato con insistenza di attaccare da lontano per sfruttare le poche salite offerte da questo Saudi Tour. Spalleggiato da un ottimo Valerio Conti, il corridore portoghese è riuscito a guadagnare un buon vantaggio, ma gli ultimi venti chilometri pianeggianti hanno favorito nettamente la rincorsa del gruppo, che ha finito per annullare la bella azione orchestrata dalla UAE Emirates.

La soluzione è stata così con uno sprint tra circa sessanta corridori che ha visto Nacer Bouhanni mettere fine ad un lunghissimo digiuno di vittorie.

Saudi Tour, doppio attacco di Rui Costa

Con i suoi tre Gpm, due dei quali posti sulla salita di Qiddiya, la quarta tappa del Saudi Tour si presentava come la più impegnativa della corsa, l’unica occasione per cercare di togliere la classifica generale dalle mani dei velocisti, favoriti dai tanti abbuoni accumulati negli sprint intermedi e finali.

Ad interpretare il ruolo dell’attaccante ci hanno pensato Rui Costa e la sua UAE Emirates, mentre la Bahrain McLaren del capoclassifica Phil Bauhaus è stata il punto di riferimento per i velocisti.

Nella prima parte di corsa si è formata al comando una fuga con sette corridori: Nicolau, Boev, Fuentes, Paasschens, Kangani, Tipper, Zukowsky.

La situazione si è però accesa sul primo dei due passaggi sulla salita di Qiddiya, con la UAE che ha forzato decisamente l’andatura grazie a Valerio Conti e Rui Costa. Bauhaus e gli altri velocisti sono rimasti staccati, ma l’azione della UAE ha perso consistenza anche per una scivolata di Conti e la situazione si è ricompattata.

La squadra di Rui Costa non si è però data per vinta e nel secondo passaggio sulla salita ha riproposto la stessa azione congiunta del romano e del portoghese. Stavolta la selezione è stata molto netta e Bauhaus ha pagato anche una foratura all’inizio della salita che lo ha fatto scivolare a un minuto abbondante di distacco.

Bouhanni dopo un anno e mezzo

La Bahrain McLaren è stata però molto brava e fredda nel riorganizzarsi e dopo la conclusione della salita ha spinto a fondo negli ultimi venti chilometri pianeggianti.

Rui Costa e Conti hanno trovato poca collaborazione, raccogliendo i corridori della fuga iniziale ormai stanchi e il solo Fabien Doubey ad inserirsi nell’azione tra gli uomini interessati a smuovere la classifica. La fuga si è così via via spenta nei lunghi rettilinei pianeggianti del finale di corsa e il gruppo rinfoltito ad una sessantina di corridori è andato a riprendere gli attaccanti uno dopo l’altro. Rui Costa e Doubey hanno desistito a tre chilometri dall’arrivo ed è stata dunque volata.

La Arkea Samsic di Nacer Bouhanni si è nascosta fino agli ultimi 500 metri, quando Connor Swift si è portato davanti per lanciare il velocista francese. Niccolò Bonifazio si è inserito in scia per poi cercare il sorpasso, ma non è riuscito ad impensierire Bouhanni, che è così andato a vincere.

Il francese della Arkea ha interrotto in questo modo un digiuno infinito, visto che il suo ultimo successo risaliva a un anno e mezzo fa, alla Vuelta Espana 2018. Terzo posto per Gidich, quindi Damiano Cima e Ivo Oliveira.

Gli abbuoni hanno rimescolato le posizioni della classifica generale. Nacer Bouhanni è passato al comando con 2’’ su Bauhaus, mentre Rui Costa, che non ha lo spunto veloce per conquistare gli abbuoni, è scivolato al terzo posto a 5’’. Domani il Saudi Tour si conclude con la quinta tappa su un percorso pressochè pianeggiante di 144 km.