In un colpo solo ha zittito le critiche impietose nei suoi confronti che, probabilmente, si risolleveranno nel momento in cui gli capiterà nuovamente di perdere una partita. Ma gli italiani sono un popolo di polemici e da quando è stata data loro voce tramite i social, non mancano mai di farla leggere, talvolta anzi spesso a sproposito. Ad ogni modo Jannik Sinner ha raggiunto i quarti di finale ai Rotterdam Open e lo ha fatto in maniera egregia: dopo aver superato il primo turno senza giocare per il ritiro di Radu Albot, ha eliminato la testa di serie numero 4 del tabellone, David Goffin: si tratta della sua prima vittoria contro un top 10.

Jannik ha 18 anni compiuti lo scorso agosto, pur giovanissimo è entrato tra i primi cento giocatori del mondo e lo scorso anno ha vinto le Next Gen Finals battendo in finale un giocatore molto più esperto come Alex De Minaur. Il 2020 non è iniziato come si attendevano i tanti appassionati italiani della racchetta, desiderosi di ammirare in questo ragazzo altoatesino il nuovo 'Messia' del Tennis tricolore. Dunque, eliminazioni precoci al Challenger di Camberra ed agli Auckland Open, è uscito al secondo turno agli Australian Open e non è andato bene nemmeno agli Open Sud de France. Ma Sinner ha talento e pazienza, in suo favore si sono spesi recentemente in elogi John McEnroe, Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic.

Bisogna avere la pazienza di farlo crescere e maturare: la stoffa c'è ed i margini di miglioramento sono tanti. Quanto agli 'incompetennis' da social network è perfettamente inutile starli a leggere e Jannik è il primo a non dare peso alle critiche come ha sottolineato nell'intervista, successiva al match vittorioso con Goffin, concessa ad Ubitennis.

'Per fortuna non leggo quel che si dice di me'

L'intervista, è bene sottolinearlo, è assolutamente esclusiva per l'Italia da parte di Ubitennis visto che il portale diretto da Ubaldo Scanagatta è l'unico media italiano presente a Rotterdam. Nella chiacchierata con il collega Ferruccio Roberti, a precisa domanda su cosa pensa delle 'critiche' che gli sono state espresse per i risultati di inizio anno, Sinner fa quasi 'spallucce'.

"Ho 18 anni ed ho la fortuna di giocare tornei importanti già a questa età, dunque non capisco cosa ci sia da criticare. Per fortuna non leggo più di tanto ciò che si dice di me. C'è gente che ama criticare, altri che pensano positivamente". In un modo o nell'altro Jannik sottolinea che questo non lo deve condizionare e da parta sua deve limitarsi a seguire la sua strada. "Sono soddisfatto di quello che sto facendo, mi aspettavo certamente di fare meglio in questo inizio d'anno, ma la stagione è ancora lunga".

Nei quarti affronterà Carreno Busta

Sinner adesso affronterà Pablo Carreno Busta, avversario certamente da prendere con le pinze. Jannik ammette di non conoscerlo, "mi aiuterà Riccardo (Piatti, ndr) a farlo, però so bene che non sarà facile.

Lui qui ha battuto Bautista Agut". Parole, queste, dette dal 18enne di San Candido nel corso della conferenza stampa. Nell'incontro con i giornalisti aveva espresso grande soddisfazione nell'aver battuto un top 10, ma nel contempo si ripromette di tenere i piedi ben saldi al suolo. "Devo viverlo come un test ed una vittoria come le altre e mi serve per capire a che livello sono, cosa posso imparare e dove migliorare. Una vittoria è una vittoria, indipendentemente dal livello del tuo avversario".