Gli appassionati di Boxe più maturi lo considerano 'The Fight', il combattimento per eccellenza nella storia del pugilato. Il soprannome che consegna il mondiale dei pesi medi versione WBA, WBC e IBF disputato al Caesars Palace di Las Vegas il 15 aprile del 1985 fu 'The War', la guerra: sebbene sia durato soltanto tre round, si tratta di poco più di otto minuti tra i più ricchi di pathos, violenti ed esaltanti della parabola ultracentenaria della boxe. Marvin Hagler e Thomas Hearns si affrontarono senza esclusione di colpi trentacinque anni fa e chi visse quella notte ancora oggi è consapevole di aver assistito a qualcosa che resterà scolpita per sempre nel mito di questo sport.

Era un periodo in cui la boxe era sovente sul banco degli imputati, c'era chi addirittura ne chiedeva l'abolizione. "Quel combattimento fu il nostro referendum per la boxe - ricorda Bob Arum - e la boxe ha vinto".

Due 'monumenti' sul ring

Marvin Hagler era campione del mondo dei pesi medi versione WBA e WBC dal 1980, da quando aveva battuto per ko in tre round Alan Minter. Nel 1983 aveva conquistato anche la cintura IBF mettendo ko in quattro riprese Wilford Scypion e diventando, dunque, campione indiscusso. Picchiatore terrificante e grande incassatore, prima di affrontare Hearns aveva difeso vittoriosamente il titolo in dieci occasioni. Thomas Hearns era passato da poco alla categoria dei pesi medi, dopo aver detenuto il titolo dei welter.

Aveva battuto pugili del calibro di Wilfredo Benitez e Roberto Duran e si era arreso soltanto a Sugar Ray Leonard che lo aveva sconfitto per TKO al 14° round. La forza dei suoi pugni era ben nota e ben pochi avversari, tra quelli che avevano saggiato i suoi colpi, erano rimasti in piedi. Il combattimento ebbe un richiamo mediatico assolutamente straordinario e fu certamente uno degli eventi sportivi più seguiti del 1985, anche in Italia dove in quel periodo la 'febbre' del pugilato era altissima.

Senza esclusione di colpi

Non ci fu alcuna tattica nella 'guerra', ma solo la ricerca costante di mettere al tappeto l'avversario fin dal primo round. Marvin Hagler non partiva mai forte, ma fin dalla prima campana si scaglia su Hearns mettendolo alle corde. La reazione di 'Hitman' è però efficace, il suo destro entra nella guardia del campione del mondo colpendolo al mento e per Hagler è necessario abbracciarlo per proseguire, pochi secondi dopo i due tornano a scambiarsi colpi potentissimi, talmente devastanti da fare urlare incessantemente il pubblico e i commentatori.

Hagler subisce un taglio sulla fronte, ma la ferita ha l'effetto di scatenare ulteriormente la sua furia. Nel secondo round Hearns sembra accusare i pugni incassati nella precedente frazione, muovendosi più goffamente: negli anni a venire dichiarerà che in quel momento le sue gambe lo stavano 'mollando'. Cerca dunque di rallentare l'azione dell'avversario con il jab, mentre Hagler cambia guardia almeno un paio di volte disorientandolo.

'He's gone'

Si arriva dunque alla terza ripresa e dopo circa un minuto il taglio sulla fronte del 'Marvelous' si riapre causandogli una copiosa uscita di sangue. L'arbitro Richard Steele ferma il combattimento consentendo l'intervento dei medici, il timore di poter perdere a causa della ferita scatena la rabbia di Hagler che, a quel punto, si avventa su Hearns con una violenza inaudita: un sinistro violentissimo spinge lo sfidante alle corde, quest'ultimo sorride all'avversario facendogli capire di non averlo accusato, ma viene raggiunto da un gancio destro e inizia a barcollare.

Hagler capisce che l'uomo è suo, lo insegue, lo colpisce con un destro al mento che spegne letteralmente quelle che nel pugilato si chiamano 'lampadine': Hearns cade in avanti, Hagler lo picchia ancora con due montanti, 'He's gone... he's gone' urla al microfono Sugar Ray Leonard che commenta il match per la HBO. Tommy Hearns è davvero andato, anche se si rialza nel momento in cui l'arbitro raggiunge il '9' nel conteggio, ma non è più in grado di proseguire e viene trasportato semi-incosciente al suo angolo. Hagler è una maschera di sangue, i secondi lo portano in trionfo sul ring: il match lo consegna definitivamente alla storia come un dei pesi medi più forti di sempre.

Hagler: 'Sollevo un bicchiere per Hitman'

In occasione di questo 35esimo anniversario, Marvin Hagler ha dichiarato al Daily Mail che solleverà un bicchiere per rendere onore al suo avversario. "Lo faccio sempre ogni volta che ci incontriamo, ha il grande merito di aver avuto un ruolo nel rendere il nostro combattimento tra i migliori di sempre". Diverso lo stato d'animo dello sconfitto per il quale il ricordo di quel terrificante knock out non è certamente piacevole, ma nel contempo riconosce la grande forza del suo avversario. "Ogni volta che ci ripenso - dice Thomas Hearns - sento ancora la potenza d quei pugni e tutte le volte che guardo il filmato sono felice quando finisce. Marvin ha comunque dimostrato tutta la sua grandezza quella notte".