Adesso è ufficiale: nel 2021 Fernando Alonso tornerà a correre in Formula 1. Il pilota spagnolo sarà al volante della Renault, il team con il quale ha conquistato i suoi due titoli mondiali nel 2005 e 2006. Dunque, dopo aver annunciato il suo ritiro dal Circus, il campione asturiano si prepara a rientrare, e chissà che questa sorta di "operazione nostalgia" con la Renault non possa portare alla conquista della terza corona iridata da parte dell'ex ferrarista. Il ripensamento di Alonso non è il primo nella storia della Formula 1: prima di lui ci sono stati altri grandi nomi di questo sport, tra i quali si segnalano Niki Lauda e Alain Prost che sono riusciti anche a laurearsi campioni del mondo dopo essere tornati in pista.

Oltre a loro, ci sono stati anche Schumacher e Raikkonen, con quest'ultimo che ancora oggi è in Alfa Romeo.

Niki Lauda nel 1979 chiuse la sua avventura alla Brabham e annunciò il proprio ritiro dalla Formula 1. Da quel momento portò avanti la sua attività imprenditoriale al timone della compagnia aerea Lauda Air. Dopo due anni, nel settembre del 1981 comunicò che sarebbe tornato a correre e a novembre ufficializzò l'approdo alla McLaren. Il sodalizio con la scuderia britannica fu felice: nel 1984, infatti, riuscì a diventare campione del mondo per la terza volta in carriera, sopravanzando Prost in classifica di appena mezzo punto.

A proposito di Alain Prost, pure lui nel 1991 interruppe bruscamente il suo rapporto con la Ferrari, salutando il team di Maranello con una gara di anticipo rispetto alla naturale fine della stagione.

Allo stesso tempo, il driver francese dichiarò che non avrebbe più corso in Formula 1. In realtà, già l'anno dopo si vociferò di un ritorno del "Professore" con la Ligier. L'accordo con la squadra transalpina però non si concretizzò, probabilmente perché il pilota aveva dei dubbi nel gareggiare con una vettura poco competitiva.

L'occasione propizia arrivò nel 1993.

Al termine del suo anno sabbatico, Prost si accordò con la Williams. In quel periodo la scuderia inglese era tra le più competitive del Circus, e il campione transalpino non perse tempo. Durante il campionato collezionò 7 vittorie e 12 podi in 16 Gran Premi. Questo bottino gli consentì di mettere in bacheca il quarto titolo mondiale.

Da trionfatore, il campione francese annunciò l'addio (questa volta definitivo) alle corse.

I ritorni di Schumacher e Raikkonen

L'uomo dei record, il sette volte campione del mondo Michael Schumacher, chiuse la carriera in Ferrari nel 2006 e anche la sua leggendaria esperienza in Formula 1. Nemmeno lui però poté fin da subito interrompere il suo legame con la massima disciplina automobilistica: nel 2009 si parlò con insistenza di un rientro alla Ferrari. Il Kaiser, infatti, avrebbe potuto sostituire Felipe Massa dopo l'incidente al Gp d'Ungheria: un problema al collo, però, gli impedì di essere in forma per tornare al volante della rossa di Maranello.

Schumacher però non si arrese e nel 2010, quando aveva 41 anni, si concretizzò l'intesa con la Mercedes.

Il marchio tedesco proprio quell'anno si ripresentò nel Circus dopo più di 50 anni di assenza. L'ex driver della Ferrari però non ebbe la possibilità di ripetere i felici ritorni di Lauda e Prost: l'esperienza alla guida delle frecce d'argento non fu delle migliori, anche perché si trattava di vetture ancora da sviluppare e migliorare, infatti andarono incontro a diversi problemi di affidabilità. La "seconda vita" di Schumacher in Formula 1 si concluse dopo tre stagioni, e nel 2012 giunse il momento del ritiro (stavolta sì) dalle corse. L'anno seguente sulla Mercedes si accomodò Lewis Hamilton, e da lì ebbe l'inizio l'epopea del britannico con le frecce d'argento che ancora oggi lo vede come il pilota da battere.

Ma questa è un'altra storia.

Tornando ai "cavalli di ritorno" come Fernando Alonso, è giunto il turno di Kimi Raikkonen. Nel 2007 si laureò campione del mondo con la Ferrari e l'anno seguente provò ad aiutare il compagno di squadra Felipe Massa a battere Hamilton nella sfida mondiale ma invano. Il 2009 fu una stagione piuttosto difficile per Iceman, il quale alla fine dell'anno decise di abbandonare la Formula 1 per approdare nel rally. La parentesi in WRC non fu particolarmente felice, e il driver finlandese provò anche l'avventura nella disciplina statunitense Nascar, ma anche in questo caso con risultati non entusiasmanti.

Il ritorno di fiamma con la Formula 1 si ebbe nel 2012 con la Lotus, dopo una trattativa naufragata con la Williams.

Nonostante la scuderia britannica non fosse nel novero dei top-team, Raikkonen colse due importanti opportunità, andando a vincere ad Abu Dhabi nel 2012 e in Australia nella prima gara del 2013.

Il prosieguo è attualità: dal 2014 al 2018 il campione del mondo scandinavo è stato nuovamente alla Ferrari, che ha poi salutato per trasferirsi in Alfa Romeo, della quale anche per questa stagione è il portacolori. Il 17 ottobre compirà 41 anni, ma sembra proprio che il campione del mondo 2007 non abbia alcuna intenzione di smettere.

Insomma, tra Lauda, Prost, Schumacher e Raikkonen, Fernando Alonso è in buona compagnia nella lista dei piloti che non hanno resistito al richiamo della Formula 1 dopo aver annunciato il ritiro.