Sarà un Lombardia inedito, per la collocazione in calendario nel giorno di Ferragosto, ma nel segno della tradizione per quanto riguarda il percorso. RCS Sport ha presentato il percorso della classica che abitualmente segna la chiusura dell’attività del Ciclismo professionistico, ma che in questa stagione stravolta dall’emergenza sanitaria ha trovato posto un paio di mesi prima rispetto al solito. Il tracciato ricalcherà quello della passata edizione, vinta dall’olandese Bauke Mollema, con il via da Bergamo e l’arrivo a Como in una giornata che avrà anche un forte valore simbolico nella volontà di ripartenza del ciclismo e di alcuni territori fortemente provati dall’emergenza dei mesi scorsi.

Cairo: ‘Vorremmo riportare un po’ di normalità’

Il Lombardia 2020, in programma eccezionalmente sabato 15 agosto, è stato presentato a Bergamo nella sede di Ubi Banca, nuovo sponsor principale della classica che solitamente viene definita “delle foglie morte” per la sua collocazione in ottobre. Il via della corsa sarà proprio a Bergamo, un segnale importante che vuole essere un altro piccolo passo verso il ritorno alla vita e alle abitudini di sempre. Nella città orobica si ricorderà anche Felice Gimondi, simbolo del ciclismo e della terra bergamasca, ad un anno dalla scomparsa.

“Vorremmo riportare un po’ di normalità quotidiana, sia nella vita di tutti i giorni che in uno sport come il ciclismo che vive sulle strade e tra la gente” ha dichiarato Urbano Cairo, presidente di RCS Mediagroup.

Sull’aspetto più tecnico della corsa è intervenuto Mauro Vegni, Direttore dell’Area Ciclismo di RCS Sport, che ha confermato il percorso visto un anno fa: “Partire da Bergamo e arrivare a Como sta diventando una bella tradizione che piace a tutti”.

Il Lombardia: Civiglio e San Fermo nel finale

Il percorso di questa edizione ferragostana de Il Lombardia ricalca quello su cui nello scorso ottobre vinse Bauke Mollema ed è il tracciato usato più spesso negli ultimi due decenni.

Il via è da Bergamo, con la risalita in Val Cavallina fino al paese di Casazza dove inizia la prima salita, il Colle Gallo. La discesa verso Nembro riporta a Bergamo per poi fare rotta verso il ramo lecchese del lago di Como attraverso il Colle Brianza.

Dopo una fase interlocutoria il Lombardia entra davvero nel vivo con la salita del Ghisallo, il punto più iconico della corsa, salutata sulla vetta dalle campane del Santuario della patrona dei ciclisti.

Una breve e veloce discesa conduce quindi a Maglio, dove inizia la salita alla Colma di Sormano, con una prima parte di scalata abbastanza dolce che precede il Muro, altro passaggio spettacolare della corsa. Quella al Muro di Sormano è una vera e propria arrampicata con i suoi 2 km al 15% di pendenza e la successiva discesa verso Nesso è altrettanto impegnativa, con tratti molto ripidi e tortuosi.

Si arriva così sulle sponde del ramo occidentale del lago di Como dove si affrontano una quindicina di chilometri di saliscendi in uno scenario particolarmente suggestivo. Una volta giunti a Como, senza transitare sul traguardo, si va ad affrontare la salita di Civiglio, spesso decisiva. È un’ascesa dura, con pendenze quasi sempre sul 10% e lo scollinamento a 17 km dall’arrivo.

Si scende ancora a Como, dove un breve passaggio cittadino conduce all’ultima difficoltà, il San Fermo della Battaglia, salita con una pendenza media sul 7%. A 5 km dall’arrivo si scollina per buttarsi in una veloce e scorrevole discesa che porta fino al traguardo finale di Como.