L'ex ciclista Mario Cipollini, in un video pubblicato sulla sua pagina ufficiale Facebook, prende posizione in maniera chiara dopo la caduta di Remco Evenepoel al Giro di Lombardia. Caduta che, per fortuna, non ha causato gravissime conseguenze al ciclista belga ma che, in un primo momento, ha lasciato tutti con il fiato sospeso.
Cipollini dice di aver sofferto molto a seguire la gara, ritiene che si debba accendere un "cero alla Madonna" che non sia successo qualcosa di più grave, poi rivolge anche una domanda agli organizzatori del Giro di Lombardia chiedendosi se sono tranquilli dentro di sé.
Cipollini sulla caduta di Evenepoel: 'Va acceso un cero alla Madonna che non sia capitato di peggio'
Cipollini dichiara di avere sofferto nel seguire la gara del Giro di Lombardia dopo la caduta di Remco Evenepoel.
Dice di avere vissuto momenti tragici perché quando un uomo vola nel vuoto non si sa mai che cosa può accadere. Super Mario sostiene che, anche se Evenepoel è giovanissimo, è già figlio e nipote di tutti gli appassionati di Ciclismo, arriva dal Belgio e ha le stimmate del supercampione, di uno che farà divertire.
'Ho perso diversi amici negli anni nel ciclismo - commenta Cipollini - il ciclismo è una brutta roba da questo punto di vista perché è pericolosissimo ma qui ci ha messo la mano il Supremo e, come diciamo in Toscana, c'è da andare ad accendere un cero alla Madonna'.
'In quel punto già usciti negli anni tre corridori, cosa deve succedere per aumentare la sicurezza?'
Mario Cipollini poi nel video non le manda a dire ed è pungente nei confronti degli organizzatori. 'In quel punto - evidenzia il campione del mondo del 2002 - sono già finiti di sotto tre corridori. Non parlo di cadute che sono nelle cose del ciclismo, dico proprio finiti di sotto.
Una roba incredibile, gli organizzatori del Giro di Lombardia si sentono tranquilli dentro di sé o chi ha il ruolo di comando, fatto 30 dovrebbe fare 31?'
'Per me - analizza Cipollini - sulla sicurezza dei corridori va sempre fatto 31. Quindi, sapendo del pericolo di quel punto, o si cambia il percorso e si fanno altre strade oppure si mettono sistemi di sicurezza importanti e all'avanguardia'.
'Si facciano tirare fuori due soldi in più agli organizzatori - arringa il Re Leone - , tre sono già finiti di sotto, che cosa altro deve succedere per aumentare la sicurezza dei ciclisti?'.
Cipollini poi si appella agli atleti stessi, che a suo modo di vedere hanno perso un po' di potere nei confronti degli organizzatori. E li invita a fare pesare di più il fatto che, senza la presenza dei ciclisti, gli organizzatori non esisterebbero.
L'ex campione toscano chiude il proprio messaggio ribadendo la felicità che la caduta di Evenepoel non abbia avuto gravi conseguenze, ma sottolineando che occorre non mollare mai sul tema sicurezza.