È stata una settimana di corsa davvero difficile quella che i corridori hanno vissuto al Giro del Lussemburgo, breve competizione a tappe iniziata martedì 15 settembre e conclusasi sabato 19. Le cinque giornate di gara sono state segnate da diversi errori organizzativi gravi che hanno creato situazioni di particolare pericolo. Mentre era in corso la quinta ed ultima tappa, un camion è entrato sul percorso in direzione opposta rispetto alla marcia dei corridori, che si sono trovati improvvisamente davanti il mezzo. Il camion si è fermato in tempo al sopraggiungere del gruppo, evitando una tragedia, ma molti atleti sono caduti ugualmente.

Giro del Lussemburgo, troppi errori

Quello capitato nell'ultima tappa è stato l'episodio più grave ma non l'unico capitato in questi cinque giorni al Giro del Lussemburgo. L'organizzazione si è rivelata scarsa e non è riuscita a garantire una chiusura ed un controllo adeguati delle strade interessate dalla corsa. I corridori si sono trovati più volte in situazioni pericolose, con macchine entrate sul percorso o parcheggiate occupando la sede stradale.

Nella prima tappa, martedì scorso, il gruppo è stato sorpassato a tutta velocità da una vettura che non faceva parte della corsa.

I ciclisti hanno poi deciso di neutralizzare la frazione, lamentando la mancanza di addetti alla chiusura del traffico, riprendendo la corsa nella sua valenza agonistica solo nel circuito finale. Un altro episodio emblematico della situazione vissuta in Lussemburgo in questi giorni è capitato a Ignatas Konovalovas. Durante una tappa l'atleta della Groupama si è trovato in ritardo di circa cinque minuti rispetto al gruppo principale, ed è finito nel traffico ordinario, già riaperto prima del suo passaggio.

Lo sfortunato corridore lituano è arrivato al traguardo con dodici minuti di ritardo dopo essersi dovuto fermare anche ad un semaforo.

Il camion nell'ultima tappa

Nonostante le proteste dei corridori per le carenze organizzative, il Giro del Lussemburgo è comunque andato avanti arrivando alla quinta ed ultima tappa del 19 settembre, in cui si è verificato un nuovo grave episodio.

Gli scarsi controlli sulla chiusura del traffico hanno permesso ad un camion di entrare sul percorso in direzione di marcia contraria rispetto ai corridori. Il veicolo si è poi fermato appena prima di entrare nel gruppo, probabilmente bloccato dalle moto che anticipano la corsa, ma la sua presenza sulla carreggiata ha comunque causato un incidente che ha coinvolto molti corridori.

Tra gli altri sono finiti a terra Santiago Buitrago e Fred Wright del Team Bahrain-McLaren, Thomas Boudat della Arkea-Samsic, Emiel Planckaert della Sport Vlaanderen-Baloise e Thibault Ferasse della Natura 4 Ever. Il più malconcio è stato però il ciclista della Astana Yevgeniy Gidich, che è stato costretto al ritiro con diverse ferite e abrasioni.

La tappa è poi ripresa ed è stata vinta in volata da Andreas Kron davanti a Diego Ulissi, che ha invece mantenuto la maglia di leader della classifica generale.