Novak Djokovic continua a non brillare sulla terra rossa romana, tuttavia conquista la semifinale dopo un intenso confronto con l'ottimo Dominik Koepfer che lo impegna per tre set (6-3 4-6 6-3). Accedere al penultimo atto degli Internazionali d'Italia non riesce invece al nostro Matteo Berrettini, superato in tre set dal norvegese Casper Ruud.

Non è il 'solito' Djokovic, ma vince comunque il suo quarto di finale

Parte benissimo il serbo che conquista il primo game e ottiene il break nel secondo, stesso copione negli altri due giochi che gli permettono di condurre subito 4-0.

La reazione di Koepfer è di quelle che fanno male, tre i giochi di fila vinti dal tedesco che, in breve, fa sentire il fiato sul collo al numero 1 del mondo. Immediatamente dopo Djokovic riprende a premere sull'acceleratore e non concede più nulla, coglie il terzo break e va a servire per il set che chiude sul 6-3 in 38 minuti. Che non sia però il campione dei giorni migliori si vede chiaramente nel secondo parziale: dopo un avvio tranquillo che gli consente di andare sul 2-0, infatti, subisce un'altra fiammata del 26enne teutonico che torna solido in battuta e, soprattutto, nel sesto gioco strappa il servizio a zero causando la reazione stizzita di Nole che rompe la racchetta. Si procede, poi, seguendo i turni di servizio con il 17 volte vincitore di Slam che deve stare attento a non eccedere nel nervosismo dopo quanto accaduto accidentalmente a New York.

Il momento più importante lo si vive nel nono game quando Djokovic fallisce quattro break-point che lo avrebbero portato a servire per il match e si fa successivamente imbrigliare dal disinibito Koepfer che gli va a strappare il servizio e poi chiude 6-4 il parziale nel gioco successivo. Si riparte con il tedesco in battuta che ottiene il primo punto del terzo set, Djokovic mantiene il servizio nel game successivo e poi va a cogliere un importantissimo break che viene consolidato nel quarto gioco: 3-1.

Koepfer continua comunque a 'tenere botta', nel quinto gioco si complica la vita con un doppio fallo, ma poi a mette a terra il punto decisivo con un ace. Djokovic si aggrappa alla sua grande esperienza, sa bene che gli basta solo tenere il servizio per conquistare la semifinale: ci riesce anche se un po' a fatica nel sesto game e va a condurre 4-2, il tedesco lo lascia a 15 negli scambi successivi e resta agganciato.

Poi c'è l'allungo decisivo con Nole che tiene ancora inviolato il turno di battuta e va a prendergli il break che vale il match.

Troppi errori per Matteo Berrettini

In precedenza c'era stato disco rosso per Matteo Berrettini che ha ceduto in tre set al norvegese Casper Ruud. Brutta partita da parte del 24enne romano per il quale sfuma l'occasione di disputare una semifinale dinanzi al pubblico di casa (alla luce dell'ingresso limitato degli spettatori ci sarebbe stato, ndr), ma può solo rimproverare se stesso e un dritto che l'ha tradito nel momento clou del match. Berrettini bravo a chiudere il primo set sul 6-3, ma poi calato alla distanza. Nel secondo parziale, infatti, il Tennis di Matteo è stato molto più discontinuo rispetto a un avversario che non ha fatto sfracelli, ma ha sfoderato comunque un gioco tipico da terra rossa con lunghi scambi molto pesanti.

Solido con il dritto e anche sul rovescio, di contro Berrettini ha sbagliato anche troppo e il 6-3 con il quale si è chiuso il set in favore del norvegese è presto spiegato. Una falsariga simile anche nel terzo e decisivo set, con la differenza che si è protratto al tie-break che sembrava inizialmente favorevole all'italiano. Ruud alla fine ha sbagliato meno, mostrandosi molto più regolare al servizio e quel dritto inside-in che avrebbe potuto cambiare l'inerzia della sfida e che, invece, è stato fallito da Matteo gli ha aperto la strada verso il penultimo atto degli Internazionali d'Italia. Poco prima delle tre ore di gioco, infatti, il giocatore scandinavo ha chiuso il punto che gli ha consentito di prevalere 7-5 nel tie-break e di conquistare la prima semifinale di un Masters 1000 della sua carriera.