Mario Cipollini, ex campione del mondo, in un nuovo video su Facebook torna a parlare della situazione del ciclismo italiano dopo il mondiale che si è corso domenica 27 settembre a Imola. Il Re Leone nel sottolineare che l'Italia, a suo avviso, è stata inesistente nel corso della gara, tiene anche a precisare di parlare da semplice appassionato di Ciclismo: "Non ho bisogno di trovarmi un lavoro".

Cipollini: 'Mancano le radici, occorre cambiare la politica per andare a cercare i nuovi talenti'

Cipollini evidenzia che appena arrivano i grandi eventi del ciclismo come il Tour de France e il Mondiale "l'Italia è sostanzialmente inesistente, siamo aggrappati alla figura di Vincenzo Nibali e meno male che abbiamo lui.

Ma, per ragioni anagrafiche, non ha ancora il meglio da dare anche se tutti speriamo di vederlo vincere tra qualche settimana il Giro d'Italia. Il problema - evidenzia l'ex velocista di Lucca - è che mancano le radici, il problema è che occorre cambiare politica per andare a cercare i nuovi talenti. In Belgio e Olanda, paesi leader, c'è la cultura della bicicletta, ci sono le ciclabili, tutti vanno in bicicletta e si capisce subito chi è portato. Da noi poi - sottolinea Cipollini - non c'è una squadra World Tour: significa facendo un parallelo col calcio che non abbiamo una squadra di serie A ma solo squadre di B e C. La politica deve correre ai ripari, serve cambiare marcia per reclutare ragazzi per il futuro".

Cipollini non vuole parlare della gestione della squadra di domenica: "Non scendo a questo livello, il problema è più profondo".

Il Re Leone: 'Tutto il mondo del ciclismo rimane tranquillo come che non fosse successo niente'

Cipollini evidenzia però un altro aspetto che ha a cuore: "Tutto il mondo del ciclismo se ne sta tranquillo come se non fosse successo niente, non si percepisce un senso di disagio, non si percepisce un senso di vergogna perché l'Italia sostanzialmente non è pervenuta.

A questo punto credo che una mano debba darla il Governo. Occorre andare nelle scuole, a partire dalle elementari per fare capire ai bambini che tra i tanti sport c'è anche la bicicletta che dà pure un senso di libertà. E torno sulla creazione di una squadra World Tour che è l'albero portante di tutto".

Cipollini parla poi sul piano personale: "Ho grande passione, non ho interessi personali, vivo la vita con estremo piacere, non ho bisogno di trovarmi un lavoro e parlo da appassionato.

Ad esempio quando vedo cose come domenica sulla maglia, con il tricolore poi non bene in evidenza sul cuore mi infastidisco. Come diceva il grande Gino Bartali 'l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare'. Il momento è critico per il nostro movimento - chiude il Re Leone - e chi comanda deve correre ai ripari".