Mario Cipollini, in un nuovo video sulla sua pagina ufficiale Facebook, ha parlato a a tutto campo del mondiale di Ciclismo del 27 settembre a Imola e vinto dal francese Julian Alaphilippe. Il 'Re Leone' ha detto di non volere fare delle critiche alla condotta di gara della Nazionale italiana perché occorrerebbe fare un discorso molto più ampio, visto che la Nazionale sarebbe "molto vecchia e non c'è un ricambio generazionale di alto livello". Si è detto molto infastidito per due aspetti: il primo legato alle maglie scelte dall'Italia per la corsa e il secondo per la presenza del direttore di Raisport Auro Bulbarelli a fare foto subito dopo il traguardo col cellulare al vincitore Alaphilippe.

Mario Cipollini: 'Non si leggeva nemmeno bene il nome del nostro Paese sulle maglie'

Mario Cipollini nella fase finale del suo video su Facebook ha raccontato di essere stato molto infastidito da due aspetti del corso della gara e nel post gara. Il campione del mondo del 2002 ha dichiarato di aver visto una maglia della Nazionale italiana con una scritta pubblicitaria troppo grande: 'Siamo stati gli unici in gruppo ad averla così incredibilmente impattante. Poi non si leggeva nemmeno bene il nome Italia, visto che è stato scelto un tono su tono, risaltavano troppo le altre scritte, non vedere il tricolore è errato secondo me'.

E poi ha detto di essere stato molto infastidito, subito dopo l'arrivo della corsa, per avere visto il direttore di Raisport Auro Bulbarelli, 'sorridente e compiaciuto quasi come un blogger adolescente a fotografare un festante Julian Alaphilippe che aveva appena tagliato la linea del traguardo da vincitore.

Era lì compiaciuto per la vittoria francese - ha sostenuto - e non preoccupato della debacle dell'Italia'.

Il Re Leone: 'Non parlo di tattica della corsa, il problema è molto più profondo'

Mario Cipollini ha aperto il proprio video su Facebook dicendo che ha visto un campionato del mondo come una corsa molto lineare. ''Alaphilippe - ha spiegato Cipollini - è un degno campione del mondo.

Una maglia iridata meritata. Pogacar in fuga ha fatto un grande numero, se lo avesse fatto più avanti forse avrebbe potuto arrivare in fondo insieme ad Alaphilippe'.

'L'Italia - ha commentato Cipollini - deve essere grata a Caruso che è arrivato da un Tour de France che gli ha dato molta fiducia, Vincenzo Nibali ha dovuto fronteggiare gente che arrivava dal Tour con una condizione incredibile'.

'Ma - ha spiegato Cipollini - non si può fare una critica alla nazionale o per la gestione della corsa. Il problema è più profondo: siamo molto vecchi e manca il ricambio generazionale. Siamo messi male, occorre avere la volontà di fare cambiamenti perché manca la linfa vitale, mancano i giovani. Occorre cambiare marcia, vanno bene le vittorie di Ganna, i successi in altre corse, poi quando arrivano le gare come Tour e mondiale vinciamo poco, come alle classiche più importanti'.

'Non voglio parlare di tattica della corsa - ha chiuso il Re Leone - spero che ci sia la volontà di fare qualcosa dal punto di vista della politica, che tutti si adoperino per uscire da questa situazione, trovando nuove forme per andare a cercare i futuri campioni'.