Davide Cassani ha scritto su Facebook un lungo post in cui traccia un bilancio del suo mondiale di Ciclismo di Imola.

Il ct azzurro parla di un mondiale stupendo che lascia tante soddisfazioni, ma anche del rammarico. Poi, però, sostiene che se si fosse fatto partire un attacco da lontano nella prova in linea uomini la critica si sarebbe scatenata all'insegna del 'siete matti'.

Davide Cassani: 'Nulla e nessuno può intaccare il mio sorriso e la mia fiducia'

Cassani apre il suo post scrivendo che nulla e nessuno può intaccare il suo sorriso e la sua fiducia.

Dice che questi mondiali si sono svolti in forma un po' ristretta, ma che sono stati stupendi, anche se oltre alle soddisfazioni lasciano anche una certa dose di rammarico.

"Dico subito però - afferma il Ct della nazionale - che le gioie sono state superiori alle delusioni. Nella prova in linea uomini non eravamo tra i favoriti, le cose non sono andate bene anche se qualche speranza ce l'avevo. L'Italia aveva una buona squadra, la migliore che si potesse scegliere, fare più di così era difficile".

A chi lo ha criticato sul fatto di non avere creato scompiglio in corsa presto Cassani replica: 'In questo modo avremmo fatto il gioco di chi aveva fatto il Tour de France. Parla l'ordine di arrivo del mondiale, i primi quattro hanno corso tutti in Francia e senza obiettivo di classifica, ovvero la situazione ottimale per preparare il mondiale.

Se avessimo reso la corsa più dura e combattuta loro nel finale avrebbero avuto vantaggi ancora superiori'.

Il ct della Nazionale: 'Avevamo una sola possibilità, attaccare sulla penultima salita'

Cassani sottolinea che l'Italia aveva una sola possibilità: 'Quella di attaccare sulla penultima salita cercando di avviare una fuga con un gruppetto di corridori.

Caruso e Nibali ci hanno provato ma non siamo riusciti nel progetto anche perché Van Aert non ha tirato'. Cassani sostiene che quando si corre con la nazionale non lo si fa per fare bella figura, tanto per fare, ma si deve correre per provare a vincere, anche se le probabilità che si hanno sono basse.

A chi lo accusa di non avere animato la corsa dopo quattro o cinque giri Cassani replica che questo fatto avrebbe reso la corsa più selettiva e l'Italia ne avrebbe pagato la situazione per prima.

"I critici - attacca Cassani - avrebbero detto perché avete attaccato così presto? Siete matti?". Ritiene che l'azione di Nibali fosse l'unica possibile ed è stato giusto provarci.

Nel post poi Cassani rende omaggio a Elisa Longo Borghini tra le poche a riuscire a competere con le grandi campionesse olandesi, vincendo il bronzo. E ovviamente c'è una menzione speciale per Filippo Ganna, che ha stravinto la cronometro con autorità. Infine il ct ci tiene a elogiare Imola che, dopo la rinuncia della Svizzera, in 20 giorni ha organizzato un mondiale stupendo.