La Cpa (Associazione dei Corridori Professionistici) non ha ancora versato le intere somme destinate ai ciclisti ritirati dal circuito professionistico nel 2019. A rivelare la notizia in esclusiva è Cycling News, che ha trovato poi la conferma della stessa Cpa. Gli ex atleti interessati dalla vicenda sono sessantanove: tutti avrebbero dovuto ricevere una somma pari a 12 mila e 500 euro, ma al momento hanno ricevuto solo 3 mila euro. Il fondo era stato istituito con l'obiettivo di offrire un aiuto economico per tutti i corridori neo-ritirati, che si trovavano spesso ad affrontare la fase post agonistica senza alcun aiuto finanziario.

La Cpa dà la responsabilità dei ritardi alla pandemia da Covid-19

Come già detto la Cpa ha confermato la notizia e ha dato la responsabilità del fatto ai problemi scaturiti dallo scoppio della pandemia da Covid-19. Inoltre un'altra delle cause che hanno influito a complicare la situazione è il fatto che vi sia stato un aumento del numero dei corridori che hanno chiesto di accedere al fondo ma al tempo stesso i premi in denaro per i corridori non sono stati aumentati. La Cpa ha infatti accusato la Federazione proprio del mancato aumento dei montepremi. Dall'associazione fanno infatti sapere che i montepremi non aumentano da venti anni, periodo nel quale il Ciclismo è fortemente cambiato vedendo un aumento del numero delle squadre e di conseguenza dei corridori.

Ma Cycling News si dice dubbiosa in merito a tale versione, gettando dei dubbi sulla qualità della gestione del fondo.

'La Cpa non ha utilizzato i fondi dei montepremi in modo appropriato'

L'accusa che viene mossa nei confronti dell'associazione è quella secondo la quale essa avrebbe gestito in modo "inappropriato" i fondi provenienti dai montepremi.

Ciò a causa di un modello giudicato "inefficiente". I corridori che si sono ritirati nel 2019 (dunque quelli che al momento hanno ricevuto solo una parte dei soldi che gli spettano), inoltre, non dovrebbero essere toccati dai problemi causati dalla pandemia: ciò a causa del fatto che i loro pagamenti dovrebbero riguardare solo i fondi garantiti fino alla fine del 2019.

Un altro problema che si trova ad affrontare la Cpa è il fatto che non tutti gli organizzatori delle corse versano nelle loro casse la percentuale del 5% sul premio in denaro.

Cycling News, poi, esprime grossa preoccupazione in merito alla situazione che potrebbe verificarsi in futuro: ci si chiede, infatti, che fondi verranno utilizzati per i corridori che si ritireranno nel 2020 e che dunque chiederanno di accedere al fondo nei prossimi mesi. Al fondo, ricorda infine il sito web ciclistico, possono accedere solo gli atleti che dimostrano previa documentazione di aver gareggiato a livello professionistico per almeno cinque anni senza aver avuto alcuna infrazione anti-doping.