Chiusa una stagione che ha riservato poche soddisfazioni se non quelle regalate da Filippo Ganna, il Ciclismo italiano guarda con speranza al futuro e alla nuova generazione che promette di portare diversi giovani ai vertici. Nel 2021 saranno quindici i neoprofessionisti italiani al debutto nel ciclismo dei grandi, tra le squadre World Tour e quelle Professional. Nel percorso di avvicinamento alle prime corse stagionali, questo gruppo di giovani talenti sta affrontando il corso formativo promosso da Federciclismo, Associazione dei corridori e Lega del ciclismo, un passo importante per comprendere al meglio ogni aspetto del mestiere di ciclista professionista.

Ciclismo, Aleotti con la Bora

In questa lista di quindici giovani corridori spiccano alcuni nomi particolarmente promettenti, che già nelle categorie giovanili hanno ottenuto grandi risultati e fatto immaginare un futuro di alto livello anche nel professionismo. Tra i più attesi c’è Giovanni Aleotti, 21enne cresciuto nel Team Friuli che è stato ingaggiato con un triennale dalla Bora Hansgrohe. Aleotti è il campione nazionale under 23 in carica e ha spiccate doti per le gare a tappe e per le classiche impegnative. Lo scorso anno è arrivato secondo al Tour de l’Avenir, la versione giovanile del Tour de France, e quest’anno si è confermato con il quarto posto al Giro under 23.

Le speranze del ciclismo azzurro sono concentrate anche su Antonio Tiberi e Andrea Piccolo.

Tiberi, 19enne romano, ha vinto il Mondiale a cronometro juniores nel 2019 e dopo una sola stagione, molto convincente, tra gli under 23, farà il salto nel World Tour con la Trek Segafredo. Anche Andrea Piccolo seguirà un percorso simile a quello di Tiberi, passando nel World Tour con la Astana – Premier Tech dopo una sola stagione tra gli under vissuta con la Colpack.

Nel suo curriculum giovanile spicca un titolo europeo a cronometro tra gli juniores. Sia Piccolo che Tiberi, pur con una dimensione tecnica tutta da costruire vista la giovanissima età, si presentano come corridori completi, forti sul passo ma anche in salita.

Il gigante Milan e il veterano Orrico

Un altro corridore da cui in prospettiva ci si aspetta molto è Jonathan Milan, un ragazzo friulano di oltre un metro e novanta che somiglia un po’ a Filippo Ganna.

Milan ha vinto quest’anno una tappa al Giro under 23 e il campionato italiano a cronometro e passerà professionista con il Team Bahrain.

Arrivano al salto nel professionismo anche due ragazzi lanciati dal team continental Biesse Arvedi e che si sono messi in luce anche in alcune gare del calendario maggiore. Si tratta di Kevin Colleoni, che sarà alla Mitchelton, e di Filippo Conca, alla Lotto Soudal.

Tra coloro che invece debutteranno in team Professional il nome da seguire sembra essere quello di Alessandro Fancellu, ventenne comasco della Eolo Kometa, il team diretto da Alberto Contador e Ivan Basso. Nella stessa squadra passano anche Davide Bais e Samuele Rivi.

La Androni ha invece puntato su Leonardo Marchiori e Filippo Tagliani, mentre la Bardiani ha scelto Tomas Trainini, Enrico Zanoncello e Samuele Zoccarato.

La Vini Zabù KTM ha invece ingaggiato un neoprofessionista molto particolare, il trentenne Davide Orrico, che arriva a questa grande chance dopo un lungo viaggio tra squadre dilettantistiche e continental.