Uno dei colpi più inattesi di questo ciclo mercato che sta volgendo al termine è certamente quello che ha portato Mark Cavendish dalla Bahrain McLaren alla Deceuninck Quickstep. L’ex Campione del Mondo sembrava avviato ad un triste addio al Ciclismo, al termine di un’altra stagione senza nessun risultato, vissuta soprattutto in corse di secondo piano e ormai visto più come una vecchia gloria che come un protagonista effettivo.

Cavendish aveva già annunciato di essere ad un passo dalla chiusura della carriera, parlando in lacrime al termine della Gand Wevelgem.

Invece il velocista britannico ha raggiunto un accordo con una delle squadre più forti e prestigiose, la Deceuninck Quickstep, per continuare a correre anche nella prossima stagione.

Lefevere: ‘Il mio budget era finito’

Per Cavendish si tratta di una sorta di ritorno a casa, visto che già dal 2013 al 2015 ha corso per il team di Patrick Lefevere, in uno dei periodi di fulgidi della sua carriera. In quei tre anni il velocista britannico ha firmato la bellezza di 44 vittorie, tra cui cinque tappe del Giro d’Italia e tre del Tour de France, duellando con Marcel Kittel e Andrè Greipel per il ruolo di sprinter numero uno al mondo.

Dopo quegli anni alla Quickstep, Cavendish ha vissuto ancora una stagione d’oro alla Dimension Data nel 2016, prima di essere fermato a lungo da un problema di salute, il virus di Epstein Barr.

L’ex iridato ha faticato molto a riprendersi completamente da quel virus e non è più riuscito a tornare quello di prima, complici anche gli ormai 35 anni. In questo 2020, vissuto in maglia Bahrain McLaren, Cavendish non è mai stato competitivo nonostante la grande passione e l’impegno profuso. Al termine della Gand Wevelgem dello scorso 11 ottobre ha annunciato tra le lacrime che quella sarebbe stata probabilmente la sua ultima corsa.

Proprio in quei giorni Cavendish ha però cercato di riproporsi a Patrick Lefevere, Team manager della Deceuninck Quickstep, esprimendo il suo desiderio di tornare nel team belga.

“Dopo l’ultima corsa a La Panne era in hotel a Kortrjik e l’ho invitato nel mio ufficio” ha dichiarato Lefevere a Cyclingnews dopo l’annuncio della firma del contratto.

“Mi ha detto che non voleva fermarsi così e che voleva tornare. Gli ho risposto che non avevo più un euro, che il budget era finito” ha raccontato ancora il manager belga.

‘Se riuscisse a vincere una gara sarebbe fantastico'

Quel primo approccio sembrava infrangere subito il sogno di Cavendish di tornare alla Deceuninck Quickstep per un’ultima stagione. Invece il corridore non si è dato per vinto ed ha trovato personalmente i fondi per il suo contratto. “Ha detto che se fosse riuscito a trovare chi pagasse il suo contratto allora avrebbe potuto correre. Pensavo che sarebbe stato difficile trovare qualcuno. Invece dopo una settimana qualcuno ci ha chiamato, ha detto che avevano parlato con Mark ed erano interessati.

Abbiamo iniziato a parlare e alla fine è successo” ha raccontato Lefevere ricostruendo il particolare percorso che ha portato all’ingaggio di Cavendish.

Trovato l’accordo e firmato il contratto restano ancora un po’ di dubbi su quale ruolo potrà avere un campione apparso in pieno declino in una squadra di corridori giovani, agguerriti e talentuosi. “Dobbiamo vedere in che condizioni si trova. Verrà in Spagna, faremo dei test e vedremo qual è il suo livello. Ha una possibilità che nessuno voleva dargli, ma per me inizia da zero. Lo prendiamo per la sua esperienza, ma non è un allenatore o un direttore sportivo. È il miglior velocista della sua generazione, può dare dei consigli a ragazzi come Hodeg e Jakobsen, e a Sam Bennett che è forte ma a volte dubita di sé stesso. Se poi riuscisse a vincere una corsa allora sarebbe fantastico” ha dichiarato Patrick Lefevere.