"L'atletica leggera è uno sport povero, diversamente dal calcio, dalla pallavolo o altri sport, e necessita di classi dirigenti adeguate all'interno delle società, che si possano occupare e valorizzare questo sport", ad affermarlo a Blasting News, con decisa fermezza, è il patron della maratona di Palermo Salvatore 'Totò" Gebbia.

Lo stesso, affiancato nel suo progetto da un corposo gruppo di società siciliane pronte a supportarne e sostenerlo, ha presentato la propria candidatura per la carica di presidente della Fidal Sicilia (Federazione italiana di atletica leggera), oggetto dell'assemblea regionale elettiva prevista per domenica 7 marzo 2021.

Salvatore Gebbia: 'L'imprevedibilità ha prevalso sulla passione'

"Poiché in questo periodo contraddistinto dalla pandemia, a qualsiasi livello, sia esso amatoriale o agonistico, molte società hanno deciso di non affiliarsi alla Federazione - ha sottolineato Gebbia - l'imprevedibilità di tale situazione e lo scoraggiamento hanno preso il sopravvento sull'amore e sulla passione per questa disciplina".

"In quest'ottica - ha proseguito Gebbia -, reperire risorse che occupino esclusivamente ruoli dirigenziali o manageriali in questo mondo "che richiede sacrifici", diventa più complesso. Da qui, l'esigenza di rilanciare l'atletica leggera siciliana in un clima di condivisione, trasparenza e impegno".

È proprio sul filo rosso della rinascita, dopo tre lunghi anni di commissariamento e una pandemia che ha demolito le già poche certezze del movimento sportivo in Sicilia, che Salvatore Gebbia, insieme ad altre figure professionali già individuate, intende inserirsi ed operare attivamente.

Classe 1967, Salvatore Gebbia nasce a Palermo e si laurea in economia e commercio.

Vice presidente dell'associazione Media@, patron della Maratona di Palermo, ma anche di altri eventi sportivi ormai consolidati, da giovane ha pure gareggiato in pista, raggiungendo discreti risultati e praticando le specialità degli 800 e dei 400 metri.

Fidal e maratona di Palermo, Gebbia: 'Nessuna incompatibilità'

Una candidatura, quella di Salvatore Gebbia, che intende "fare squadra" insieme ai dirigenti e ai tecnici che, uniti dalla passione per l'atletica leggera, saranno chiamati a mettere nero su bianco idee, programmi e contributi personali, ognuno per il proprio settore, attingendo dal bagaglio professionale ed esperienziale che li contraddistingue.

Inoltre, Salvatore Gebbia in conclusione ha tenuto a sottolineare: "Non sussistendo alcuna incompatibilità tra la carica di vicepresidente e quella di eventuale presidente Fidal, continuerò a seguire la Maratona di Palermo che è, per me, una figlia primogenita e una sorella maggiore delle mie figlie. Sarebbe troppo difficile lasciarla".