Il Team manager del Team Ineos, Dave Brailsford, ha ufficializzato i programmi dei propri campioni e la scelta delle leadership per i tre grandi giri a tappe di questa stagione 2021 che sta iniziando. Lo squadrone britannico ha deciso di distribuire i propri uomini vincenti su tutte e tre le corse, Giro, Tour e Vuelta, con l’intento di cercare di vincere ovunque e dare a ciascuno uno spazio personale in cui esprimersi al meglio. Come sempre, Brailsford e il suo staff hanno potuto scegliere in un’abbondanza straordinaria, visto l’organico stellare ancora a disposizione nonostante la partenza di Chris Froome.

La notizia più importante emersa dall’annuncio della Ineos è la chiara leadership assegnata a Geraint Thomas per il Tour de France, dove il gallese sarà affiancato da Carapaz e Geoghegan Hart, mentre Egan Bernal è stato dirottato quest’anno sul Giro d’Italia.

Brailsford: ‘Bernal deve ritrovare la gioia di correre’

Per il 2021 la Ineos non concentrerà tutte le sue forze migliori sul Tour de France, ma ruoterà i propri campioni nei tre grandi giri, proponendosi anche con un approccio diverso rispetto a quello della lunga storia iniziata nel 2010 con il nome Sky. Nella conferenza stampa in cui Dave Brailsford ha annunciato i programmi stagionali, è emersa la volontà di essere al via di Giro, Tour e Vuelta sempre con schieramenti vincenti e con un’interpretazione più aperta e aggressiva, come nell’ultima corsa rosa vinta da Tao Geoghegan Hart.

“Ci siamo chiesti: mettiamo tutti i nostri corridori migliori al Tour? O li distribuiamo tra i tre grandi giri? Penso che questo ci dia un buon equilibrio nelle corse” ha dichiarato Brailsford annunciando che Egan Bernal sarà il leader del team per il Giro d’Italia, corsa in cui lo scalatore colombiano sarà al debutto assoluto.

Il vincitore del Tour 2019 viene da una stagione difficile, segnata da problemi fisici ma anche da qualche tormento psicologico che o stesso Brailsford non ha nascosto.

“Quando è arrivato in Europa e poi nella nostra squadra aveva sempre un grande sorriso quando correva, era la prima cosa che si notava in lui. Era un corridore carismatico e aggressivo.

È molto importante che ritrovi quella gioia di correre. Deve solo ritrovare quel sorriso, poi torneranno i risultati” ha dichiarato il Team manager della Ineos. Al Giro Bernal sarà affiancato da una squadra di qualità, con le presenze certe di Pavel Sivakov, Filippo Ganna e Daniel Felipe Martinez. Dopo la corsa rosa sarà deciso il resto del programma del corridore colombiano, che potrebbe essere al via anche del Tour oppure virare sulla Vuelta.

‘Thomas non vede l’ora di iniziare’

Brailsford ha poi parlato della squadra che la Ineos porterà al Tour de France. Sarà una formazione stellare, con Geraint Thomas nel ruolo di numero uno, ma affiancato da due corridori che non possono essere definiti delle semplici spalle.

Si tratta di Richard Carapaz e Tao Geoghegan Hart, gli ultimi due vincitori del Giro d’Italia. Brailsford ha parlato di un Thomas ancora motivatissimo nonostante i 35 anni. “È soprattutto un fattore mentale, abbiamo parlato ieri sera a Besseges ed era molto carico, non vedeva l’ora di iniziare” ha raccontato il gran capo della Ineos. Nello scacchiere tattico immaginato a tavolino dalla squadra britannica, Thomas cercherà di sfruttare le due prove a cronometro, mentre Carapaz assumerà il ruolo di attaccante in montagna, una strategia inedita e tutta da valutare. “Non abbiamo vinto il Tour lo scorso anno, avremo la libertà di pensarci in modo diverso e di elaborare una strategia creativa per vincere.

Richard non ha paura di andare all’attacco, non aspetterà le crono ma cercherà delle occasioni in altre tappe” ha dichiarato Brailsford.

Il resto della squadra per il Tour de France sarà composto scegliendo tra Richie Porte, Laurens De Plus, Michal Kwiatkowski, Jonathan Castroviejo, Luke Rowe e Rohan Dennis, con l’incognita Bernal da valutare a fine Giro.

Per la Vuelta Espana, infine, la Ineos punterà sicuramente su Adam Yates e farà esordire Tom Pidcock, grande talento emergente del Ciclismo britannico, ma potrebbero essere ripescati anche alcuni dei corridori reduci dal Tour.