Nella giornata di sabato 19 febbraio, ai mondiali di Biathlon in corso di svolgimento a Pokljuka in Slovenia, si sono disputate le staffette a squadre, con la vittoria in entrambi i casi della Norvegia.

Il podio femminile

La squadra femminile norvegese conferma la medaglia d'oro dello scorso anno ai mondiali di Anterselva, con il quartetto collaudato e composto da Tandrevold, Lien, Echkoff e Roiseland, che in questa stagione ha regalato tanti successi. La vittoria odierna però non è stata per nulla facile, perché al poligono le norvegesi sbagliano molto, alla fine gli errori saranno ben undici, ma il tutto è compensato dalla rapidità sugli sci vero.

In seconda posizione si piazza il quartetto tedesco, composto da Hinz, Hettich, Hermann e Preuss, che termina la gara a soli otto secondi dalle vincitrici, ma con un numero di errori inferiori, ovvero otto.

Terza posizione e medaglia di bronzo per l'Ucraina: Merkushyna, Dzhima, Blashko e Pidhrushna, autrici di una gara regolare e buone sessioni di tiro al poligono.

La particolarità del podio è quella di essere lo stesso, e nello stesso ordine, di dodici mesi fa sulle nevi italiane di Anterselva.

Il podio maschile

La staffetta maschile norvegese, formata da Laegreid, T. Boe, J.T.Boe e Christiansen, torna essere campione del mondo, dopo che lo scorso anno al mondiale di Anterselva si era dovuta accontentare dell'argento dietro alla Francia.

I norvegesi tengono sempre in pugno la gara, e a ogni cambio di staffettista sono sempre al comando, chiudendo con otto errori al poligono.

In seconda posizione arriva la Svezia, con il quartetto composto da Femling, Nelin, Ponsiluoma e Samuelsson: la medaglia d'argento viene conquistata all'ultimo poligono.

A chiudere il podio c'è la Russia, che a questi mondiali ha come acronimo Rbu (Russian biathlon Union), la quale oggi schierava Khalili, Eliseev, Loginov e Latipov, autori di un' ottima gara, soprattutto al tiro, con soli cinque errori.

La prestazione delle staffette italiane

Le staffette azzurre in entrambi i casi terminano lontane dal podio, ma con circostanze molto simili nello svolgimento della gara.

Le ragazze (Vittozzi, Carrara, Sanfilippo e Wierer) partono molto bene, con una Vittozzi scatenata in prima frazione, tanto che al primo cambio l'Italia è nettamente in testa, ma nella seconda e terza c'è il crollo con troppi errori, e nell'ultimo cambio Wierer recupera dalla decima alla nona posizione finale.

La squadra maschile, formata da Bionaz, Hofer, Giacomel e Windisch, parte molto bene e tiene le prime posizioni, lottando per lunghi tratti per il primato, ma nelle due frazioni finali, i sogni si infrangono al poligono con troppi errori, che ci fanno scivolare alla sesta posizione finale.