Vince la Alpecin-Fenix, ma non Mathieu van der Poel al GP Le Samyn, appuntamento infrasettimanale con la campagna delle classiche del nord. Il fuoriclasse olandese anche nella giornata del 2 marzo ha regalato un po’ di spettacolo con qualche accelerata prodigiosa, ma nel finale di corsa si è impegnato in nuovo ruolo di gregariato in favore del compagno di squadra Tim Merlier. Van der Poel ha fatto fallire un’azione promossa da Florian Sénéchal e poi ha lanciato lo sprint finale in cui Tim Merlier ha rimontato il norvegese Rasmus Tiller. Buon terzo posto per Andrea Pasqualon.

Le Samyn, anche Cavendish all’attacco

Dopo il weekend d’apertura con la Het Nieuwsblad e la Kuurne-Bruxelles-Kuurne, la stagione delle classiche del nord ha fatto tappa il 2 marzo a Dour per Le Samyn. Il percorso con un po’ di pavé, ma non particolarmente impegnativo e l’assenza di tanti big, non ha però impedito un bello spettacolo, soprattutto sul tema della contrapposizione tra la squadra più forte per questo genere di corse, la Deceuninck-Quickstep, e l’individualità di maggior spicco, Mathieu van der Poel.

La corsa si è accesa a una sessantina di chilometri dall’arrivo, quando da una serie di scatti è partita una fuga comprendente tra gli altri anche Mark Cavendish, Sep Vanmarcke, Tim Merlier e Victor Campenaerts.

La Alpecin-Fenix sembrava un po’ incerta sul da farsi: puntare tutto sulla fuga di Merlier, corridore molto veloce, o sulle accelerate di Mathieu van der Poel, che ha sferzato il gruppo inseguitore in un paio di tratti molto tecnici. Alla fine però la fuga è stata annullata, con il solo Victor Campenaerts che ha deciso di proseguire da solo.

Prova Sénéchal, ma a vincere è Merlier

La Deceuninck-Quickstep ha poi preso decisamente in mano la guida del gruppo, andando ad annullare l’azione di Campenaerts e anche il successivo tentativo portato da un altro corridore della Qhubeka, Lukasz Wisniowski. Nell’ultimo tratto di pavé, a quattro chilometri dall’arrivo, Florian Sénéchal ha forzato l’andatura, ma è stato marcato strettamente da van der Poel, che non ha dato collaborazione nel finale, facendo di fatto fallire l’azione promossa dal corridore della Deceuninck e a cui si erano agganciati anche Vanmarcke e van Poppel.

Nonostante la rottura del manubrio, il fuoriclasse olandese ha speso le sue ultime energie per guidare lo sprint finale. Il norvegese Tiller è poi partito molto presto nella sua volata, dando a Tim Merlier la possibilità di piazzare una bella rimonta e andare a conquistare il successo per una Alpecin-Fenix che ha dimostrato di non essere solo van der Poel. Dietro a Tiller si è piazzato un buon Andrea Pasqualon a chiudere il podio con Vanmarcke, il campione in carica Hofstetter a seguire e con la Deceuninck-Quickstep per una volta fuori addirittura dalla top ten.