Un pilota australiano sulla Moto rossa per eccellenza, la Ducati, fa sempre effetto. Fare il miglior tempo nei test pre-stagionali in Qatar è di certo una bella cosa per iniziare la sua nuova avventura nel team ufficiale. È infatti di Jack Miller la prestazione più veloce al termine delle giornate di prove che la MotoGp ha svolto sulla pista di Losail, dove scatterà a breve il Motomondiale 2021 con due gare ravvicinate sulla stessa pista: il 28 marzo e il 4 aprile. Non si danno punti nei test, ma Jack Miller fa già capire che vuole provare a seguire le orme di due grandi australiani del passato con la Ducati: Troy Bayliss e Casey Stoner.

I tempi

Miller ha fatto registrare il miglior tempo nella giornata di mercoledì: 1:53.183. Si tratta del crono più veloce nella storia del circuito qatariota, ma non può essere considerato come record della pista perché non realizzato durante una sessione ufficiale. L'australiano, che farà in questo 2021 il suo primo campionato con la Ducati ufficiale, ha preceduto tre Yamaha. Secondo Maverick Vinales, il più veloce al giovedì, e terzo Fabio Quartararo: i due, a meno di un decimo da Miller, da questa stagione sono la nuova coppia della squadra principale Monster.

Quarto tempo invece per Franco Morbidelli, staccato di un decimo e mezzo, con la sua Yamaha Petronas semi-ufficiale.

Quinto tempo, a più di due decimi dal compagno di squadra, per Francesco Bagnaia, come Miller al debutto con la Ducati ufficiale dopo l'esperienza nel team Pramac. Sesto Aleix Espargaro: continui progressi con l'Aprilia, che sulla livrea ha una bella dedica a Fausto Gresini.

Dalla classifica dei tempi si nota poi il settimo crono del campione del mondo in carica Joan Mir, staccato di più di mezzo secondo con la sua Suzuki, ma comunque davanti al compagno di box Alex Rins. Undicesimo invece Valentino Rossi, vestito da quest'anno con i colori Yamaha Petronas dopo 15 stagioni totali nel team ufficiale, che per la prima volta in Qatar è sceso sotto l'1:54.

L'analisi

La Ducati si dimostra sempre la moto con la più alta velocità di punta. Sul lunghissimo rettilineo del Qatar la Desmosedici è arrivata fino ai 357 km/h con Johann Zarco. Servirà anche un'ottima percorrenza in curva, ma andare così forti sul dritto è sempre una buona base. In questo anno zero per la Ducati, per la prima volta senza Andrea Dovizioso, spetterà a Miller e Bagnaia fare podi e vittorie. Occhio poi ai giovani come Jorge Martin, in Pramac con Zarco, e agli italiani Enea Bastianini e Luca Marini in Ducati Avintia.

Sorpresa dei test l'Aprilia: in crescita sotto tutti gli aspetti. Aleix Espargaro vuole fare il primo podio e dedicarlo a Gresini. Con lui nel box Lorenzo Salvadori.

La Yamaha deve ancora crescere, ma si notano dei buoni passi avanti nella ciclistica e nell'aerodinamica. A dare le indicazioni tecniche tocca ora a Vinales e Quartararo, alla stagione della verità. In Petronas l'ambiente familiare potrebbe far rinascere Rossi, ma il fiore all'occhiello è Morbidelli. Secondo lo scorso anno è un bel candidato per il titolo e le basi sono molto buone. Un po' nascosta la Suzuki, campione 2020 con Mir. Lui e Rins non hanno fatto grandi tempi, ma la politica dei piccoli passi nello sviluppo li farà sempre essere protagonisti.

Forse l'unico problema sarà non avere più ai box come capo Davide Brivio, passato alla Formula 1 in Alpine Renault.

La Honda è a caccia del riscatto, dopo la peggior stagione degli ultimi 40 anni. Buono l'esordio di Pol Espargaro, ma tutto dipenderà da quando e come tornerà in pista Marc Marquez, che ha già avuto l'ok dai medici. Nel team satellite suo fratello Alex e Takaaki Nakagami. Delusione dei test la Ktm. Dopo le vittorie nel passato campionato, sembra esserci stato un passo indietro. Brad Binder e Miguel Oliveira saranno nel team ufficiale, Iker Lecuona e Danilo Petrucci in Tech3. Ancora qualche giorno e i tempi conteranno sul serio. Il 28 marzo, sempre in Qatar, i primi punti in palio di questo mondiale 2021.