Un nuovo Deontay Wilder? Questo è ciò che ha promesso ai giornalisti il suo nuovo coach, Malik Scott. Di certo è una grande novità l'atteggiamento del 'Bronze Bomber' che, nella conferenza stampa di presentazione del mondiale Wbc dei pesi massimi che si terrà a Las Vegas il prossimo 24 luglio in cui tenterà di riprendersi il titolo che gli venne strappato l'anno scorso da Tyson Fury, ha scelto la 'tattica del silenzio' rinunciando a replicare alle provocazioni del suo avversario. Eravamo abituati a uno stile ben diverso, a un vero 'fanfarone' che nelle conferenze stampa non risparmiava nulla e nessuno.

Stavolta, dinanzi alle palesi provocazioni del campione mondiale in carica, non ha battuto ciglio.

Fury: 'Lo manderò ko più velocemente dell'ultima volta'

All'inizio della conferenza stampa, Wilder ha preso la parola ringraziando i suoi avvocati che gli hanno permesso di avere il rematch con Fury. La volontà del campione di non rispettare la clausola di rivincita e concentrarsi sul possibile match per il titolo indiscusso con Anthony Joshua è stata oggetto di una controversia legale risolta a favore dell'ex detentore del titolo soltanto il mese scorso, dando pertanto il via libera alla terza sfida tra i due pugili, dopo il pari dell'1 dicembre 2018 e la vittoria per tko del britannico il 22 febbraio 2020.

Poi Tyson Fury si è preso la scena. "Cosa farò questa volta? La stessa cosa, anzi meglio dell'ultima volta - ha detto il pugile britannico - perché Wilder ha così poco talento e, dunque, lo investirò come se fossi un tir. Posso garantire che lo metterò ko più velocemente di come ho fatto l'ultima volta (il match terminò alla settima ripresa, ndr) anche perché in quell'occasione ho avuto solo cinque o sei settimane per prepararmi e ora sto lavorando da 18 mesi".

Gli ha fatto eco il suo coach, Sugarhill Steward: "Ora ha la forza di mettere fuori combattimento un uomo con un solo pugno, insieme alle sule altre abilità nella Boxe e al suo quoziente di intelligenza".

La replica di Malik Scott

Wilder si è limitato a presenziare e non ha pronunciato nemmeno una parola, affidandosi in toto al suo coach.

"Sei un artista del ko con un solo pugno?", ha chiesto Malik Scott a Fury in maniera provocatoria. "Non mi ricordo di te che metti ko qualcuno con un solo pugno". Il Gypsy King ha ricordato a Scott di averlo ferito in passato durante una sessione di sparring: "Non puoi insegnargli ad essere un grande pugile quando tu non lo eri" e rivolto ai giornalisti "ho rotto i timpani a tutti e due, il coach e il pugile". Malik lo ha ignorato spiegando il tipo di lavoro che ha svolto in questi mesi con Wilder. "Mentalmente è un uomo nuovo, io e lui ci abbiniamo molto bene perché Deontay è potenza allo stato puro e io sono tecnicamente molto solido. Ha apportato modifiche mentali al suo modo di combattere e tutto quello di cui io avevo bisogno era un atleta ricettivo.

Credo che tornerà campione del mondo vincendo per ko, grazie a ciò che abbiamo fatto in palestra, nessuno lo ha ancora visto". Ha poi aggiunto di aver visto numerosi match di Wilder in passato, 'prendendo nota'. "Ho sempre visto ciò che secondo me non andava e mi sono detto che se avessi avuto la possibilità di lavorare con lui lo avrei fatto rendere al massimo. In questi mesi ci siamo allenati in cose che nessuno finora gli ha visto fare".

La controreplica del campione del mondo

Fury ha sorriso alle parole di Scott. "Non importa ciò che gli hai insegnato - ha detto - perché Deontay è testardo e farà solo quello che vuole fare. Non appena lo colpirò la prima volta con il mio destro lui vedrà subito rosso e penserà solo che mi vuole staccare la testa".

Si è poi rivolto direttamente a Wilder che non ha proferito parola, nascondendo il suo sguardo dietro gli occhiali scuri. "Credo che il pestaggio che ha subito nel nostro ultimo combattimento abbia avuto un effetto emotivo e fisico su di lui". Poi è stata la volta del face off e qui Wilder si è tolto gli occhiali guardando negli occhi il suo avversario e non distogliendo lo sguardo da lui per cinque minuti che sono sembrati un'eternità. "Abbiamo parlato abbastanza", ha commentato e, rivolgendosi ai giornalisti ha detto "vi aspetto tutti il 24 luglio".