C’è un pizzico di delusione per la medaglia sfuggita via per meno di due secondi, ma anche la consapevolezza di aver dato il massimo, nelle prime parole di Filippo Ganna al termine della cronometro olimpica di Tokyo 2020. Il corridore piemontese è il Campione del Mondo in carica della crono e partiva dunque con grandi ambizioni per questa sfida a cinque cerchi. Il percorso giapponese, molto diverso da quello iridato di Imola, non si è però ben sposato con le sue caratteristiche tecniche, come si temeva alla vigilia, e Ganna è così scivolato giù dal podio nonostante una bella prova.

Ganna: ‘Una grande prova’

La cronometro di Ciclismo delle Olimpiadi di Tokyo si è corsa oggi su un percorso decisamente particolare. Il tracciato giapponese era articolato su due giri di un circuito disegnato attorno all’autodromo del Fuji, caratterizzato da un’altimetria molto impegnativa. Il dislivello di 848 metri sui 44 km del percorso dà una misura chiara della difficoltà e delle caratteristiche tecniche della prova.

Le tante salite presenti, pur senza pendenze durissime, hanno favorito i corridori più leggeri e quelli con più spiccate doti di passisti – scalatori. Filippo Ganna, Campione del Mondo in carica della specialità, non ha quindi trovato un tracciato ideale per un corridore come lui, pesante e adatto alle crono veloci e piatte.

Nella seconda parte della corsa Primoz Roglic ha preso il largo rispetto agli avversari, andando a trionfare, mentre l’azzurro è rimasto a giocarsi le altre medaglie all’ultimo secondo. Il finale non è stato fortunato per Ganna, che ha chiuso al quinto posto ma con neanche due secondi di ritardo dal podio, occupato da Dumoulin e Dennis.

Il Campione del Mondo ha analizzato la sua prova con serenità, nonostante la delusione di una medaglia sfumata per pochissimo. “Più di così non potevo fare contro gente che vince le corse a tappe. Ho comunque disputato una grande prova giocando le mie carte” ha commentato Ganna, aggiungendo che “è andata bene anche così”.

‘800 metri di dislivello, non pochi’

Nella sua analisi Ganna ha evidenziato come il percorso di Tokyo 2020 non abbia certo favorito le sue doti. “Presentava 800 metri di dislivello, non pochi” ha dichiarato il corridore piemontese della Ineos. “Roglic è andato fortissimo e tutti noi siamo arrivati concentrati in pochi secondi” ha continuato Ganna, dichiarando che senza il rinvio dei Giochi a causa della pandemia non avrebbe neanche corso questa cronometro. "Se le Olimpiadi ci fossero state un anno fa avrei fatto solo l'inseguimento a squadre, dopo i Mondiali dello scorso anno abbiamo deciso di fare questa crono e il risultato non è stato male.

A guardare bene il percorso non sarei neanche dovuto entrare nei primi dieci" ha commentato Ganna.

L'iridato a cronometro ha dato l’appuntamento alla seconda parte del suo programma di Tokyo 2020, il ciclismo su pista. L’azzurro tornerà in gara lunedì 2 agosto, prima giornata del ciclismo su pista in queste Olimpiadi di Tokyo 2020. Alle 10:00 della mattina italiana Ganna guiderà il quartetto dell’inseguimento a squadre nelle qualificazioni, con il primo turno e le finali in programma per martedì e mercoledì.