È stata un'altra giornata corsa a tutta velocità quella che ha portato i corridori del Tour de France da Carcassonne a Quillan per la quattordicesima tappa. La competizione è stata decisa da una fuga di tredici corridori, partiti a metà percorso dopo un'infinita serie di attacchi. Da questo gruppetto è poi evaso Bauke Mollema, che se n'è andato tutto solo quando mancavano 42 km all'arrivo e ha completato la sua fuga vincente sul traguardo di Quillan.

Tra gli attaccanti si è giovato di questa azione anche Guillaume Martin che, grazie al vantaggio acquisito, è risalito fino al secondo posto della classifica generale.

Tour, anche Nibali prova la fuga

La tappa numero quattordici del Tour de France prometteva un'occasione interessante a quei corridori forti in salita ma non nei piani alti della classifica generale, proponendo un tracciato di media montagna. Il percorso ha portato nei Pirenei orientali, una sorta di antipasto delle vere tappe pirenaiche dei prossimi giorni. L'avvio è stato intenso, con una serie di tentativi di fuga che sono stati annullati portando la media a ritmi vertiginosi.

La battaglia è proseguita fino a metà corsa, quando anche Vincenzo Nibali ha provato a lanciarsi in fuga. Il siciliano ha cercato di portare via un gruppetto, ma alla fine ha dovuto desistere. Sulla salita più difficile di giornata, il Col de Montsegur, si è finalmente prodotta la selezione decisiva ed un gruppo di corridori è riuscito ad avvantaggiarsi.

Davanti si sono portati prima Michael Woods e Wout Poels che si sono dati battaglia per i punti dei GPM, sui quali sono poi rientrati altri corridori tra cui Guillaume Martin, Mattia Cattaneo, Bauke Mollema, Sergio Higuita e Esteban Chaves. Il gruppo ha rallentato, consentendo finalmente a questa fuga di prendere un vantaggio decisivo.

L'assolo di Mollema

La presenza in fuga di Guillaume Martin, nono in classifica, e anche di Mattia Cattaneo, undicesimo, ha rischiato di far riscrivere le posizioni da podio della generale. Più che per la maglia gialla Pogacar, forte del grande vantaggio acquisito, la situazione si è fatta preoccupante per Uran, Vingegaard e Carapaz, che però non sono intervenuti ad inseguire la fuga con le rispettive squadre.

La vittoria di tappa si è decisa un po' a sorpresa nella discesa dalla cote de Galinagues, quando è partito all'attacco Bauke Mollema. Il corridore olandese ha marciato ad alta velocità nei 42 km mancanti al traguardo di Quillan, superando senza flessioni l'ultima salita, il col de Saint Louis.

Il gruppetto degli altri attaccanti si è spaccato sulla salita, ma la rincorsa a Mollema non è stata efficace. Il corridore olandese ha così concluso da trionfatore, segnando la sua seconda vittoria personale al Tour de France dopo quella ottenuta nel 2017 con una strategia simile. A poco più di un minuto sono arrivati gli altri fuggitivi un po' sparpagliati, con Martin e Cattaneo che hanno guadagnato oltre cinque minuti sul gruppo di Pogacar.

Il campione sloveno è rimasto saldo con la sua maglia gialla, mentre gli inseguitori si sono visti sfilare le posizioni sul podio virtuale da Gullaume Martin, risalito in seconda piazza.

Cattaneo ha invece fatto irruzione nella top ten.

Domenica 11 luglio per il Tour de France sarà il momento della prima tappa pirenaica che prevede il Port d'Envalira, tetto della corsa, e l'impegnativo col de Beixalis prima dell'arrivo ad Andorra.