Con ancora le fatiche del Mont Ventoux nelle gambe, il Tour de France si è concesso oggi una giornata interlocutoria per la classifica generale, ma pur sempre volata a 47 di media. Dopo un avvio molto intenso il gruppo ha lasciato andare via in fuga con tredici corridori. Tra questi anche Nils Politt, il tedesco della Bora hansgrohe grande specialista delle classiche del nord. Politt ha aggredito l’ultima parte della corsa con una serie di attacchi che gli hanno permesso di staccare tutti i compagni d’avventura e di arrivare solo e trionfante sul traguardo di Nimes.

Tour, Sagan si ferma

La dodicesima tappa del Tour de France è ripartita senza una delle stelle del Ciclismo mondiale, Peter Sagan. Il tre volte iridato si è ritirato a causa di un infortunio al ginocchio, già sofferente fin dalla terza tappa quando cadde insieme a Caleb Ewan, e toccato di nuovo un paio di giorni fa da un colpo sul manubrio.

La corsa ha proposto un percorso in gran parte pianeggiante e favorevole ad una volata di gruppo, ma un avvio molto intenso ha scritto un copione completamente diverso. Il vento ha animato la tappa nelle battute iniziali, con il gruppo che si è spezzato in più parti.

In questa fase è riuscita a sganciarsi una fuga di grande qualità e con ben tredici corridori: Julian Alaphilippe, Andrè Greipel, Edvald Boasson Hagen, Nils Politt, Imanol Erviti, Harry Sweeny, Stefan Kung, Luka Mezgec, Edward Theuns, Brent Van Moer, Sergio Henao, Conor Swift e Stefan Bissegger.

Il gruppo ha rallentato, anche perché il vento è calato d’intensità, permettendo il rientro di tutti i corridori attardati, e la fuga ha conquistato rapidamente un vantaggio decisivo.

Show di Politt nel finale

Nella fase centrale la corsa si è stabilizzata, con i fuggitivi che hanno accumulato un vantaggio sempre più ampio, fino al quarto d’ora. Nils Politt ha poi preso in mano la situazione con grande vigore a 50 km dall’arrivo. Il passista tedesco della Bora è partito all’attacco una prima volta riuscendo a spezzare il gruppetto dei fuggitivi.

Con lui sono rimasti i soli Erviti, Sweeny e Kung, che poi ha ceduto inaspettatamente in un tratto di leggera salita. I battistrada hanno marciato in pieno accordo e con grande forza, e così Alaphilippe e compagnia non sono più riusciti a rientrare in gioco per la vittoria di tappa.

Politt ha poi confermato di essere decisamente il più forte dei fuggitivi partendo ancora all’attacco in un tratto di falsopiano e staccando così anche Erviti e Sweeny.

Il tedesco ha pedalato a gran ritmo nel finale ed ha avuto tutto il tempo per godersi questa bella vittoria, arrivata proprio nel giorno in cui la Bora ha perso il suo uomo più rappresentativo, Peter Sagan.

Erviti ha poi battuto Sweeny per la seconda piazza, mentre il gruppo è arrivato ad oltre un quarto d’ora con Cavendish davanti a tutti. La classifica generale è rimasta invariata, con Tadej Pogacar saldamente in maglia gialla.