Il Mondiale di Leuven non si è concluso nel migliore dei modi per il Ciclismo azzurro. La settimana iridata ha portato all'Italia tre medaglie d’oro, con Filippo Ganna, Filippo Baroncini ed Elisa Balsamo, ma nella gara più attesa, ossia quella in linea dei professionisti, il risultato è stato un modesto decimo posto con Sonny Colbrelli.

L’epilogo non ha rispecchiato le ambizioni e i pronostici della vigilia, che vedevano il fresco Campione Europeo tra i favoriti al successo finale, appena dietro al padrone di casa Wout Van Aert. Intervenendo a Bla Bla Bike, podcast di Tuttobiciweb, il CT Davide Cassani ha analizzato la corsa iridata, alcuni momenti discussi sul piano tattico, difendendo le sue scelte e la corsa dei suoi corridori, se non per un momento di indecisione di Colbrelli che potrebbe essere costato una medaglia.

Cassani: ‘Abbiamo perso due pedine importantissime per una caduta’

Per Davide Cassani il Mondiale di Leuven è stata l’ultima esperienza alla guida della nazionale azzurra. Neanche in questo ottavo tentativo della sua avventura da CT, il tecnico romagnolo è riuscito a conquistare la maglia iridata, finendo prematuramente anche fuori dalla corsa alla zona podio.

Cassani ha parlato di quanto avvenuto nella gara iridata di domenica, sottolineando il peso di un episodio avvenuto nelle fasi iniziali, quando sono caduti Davide Ballerini e Matteo Trentin.

“In un momento particolare abbiamo avuto la caduta di Ballerini e Trentin, subito dopo le forature di Ulissi e Moscon. Purtroppo per quella caduta abbiamo perso due pedine importantissime”, ha spiegato il tecnico azzurro, aggiungendo che in quelle fasi si è formata al comando una fuga da cui gli azzurri sono rimasti esclusi.

“Siamo stati costretti a tirare, ma la squadra aveva rimediato”, ha puntualizzato Cassani elogiando i suoi corridori.

‘Sonny ha pensato che il Belgio corresse per Van Aert’

Il CT azzurro ha fatto i suoi complimenti al confermato Campione del Mondo Julian Alaphilippe, “che è andato come una moto”, trovando solo un piccolo rimpianto nella corsa della sua squadra.

“Colbrelli forse ha avuto un attimo di indecisione”, ha spiegato Cassani, riferendosi al momento in cui, dopo l’attacco vincente di Alaphilippe, sono riusciti ad avvantaggiarsi gli altri corridori, tra cui Van Baarle e Valgren, che poi sono saliti sul podio. “Forse ha guardato troppo Van Aert e Van der Poel. Loro avevano un uomo dentro, ma Sonny ha pensato che il Belgio corresse per Van Aert, invece così non è stato”, ha commentato Cassani, lanciando poi una frecciata al comportamento tattico della nazionale belga, la squadra padrona di casa, attesa da tutti come la dominatrice della corsa e finita invece fuori dal podio finale.

Il tecnico azzurro si è chiesto perché i belgi abbiano sacrificato Lampaert per tirare in testa al gruppo quando in fuga c’era un gruppetto comprendente Remco Evenepoel insieme a Andrea Bagioli. “Se avessi fatto io una corsa del genere mi avrebbero criticato”, ha concluso Cassani.