Non è stato il solito Mathieu Van der Poel quello che si è visto ai Mondiali di ciclismo. La presenza del fuoriclasse olandese alla corsa iridata, in programma oggi (26 settembre) in Belgio, era rimasta a lungo in dubbio per via di un infortunio alla schiena che il campione si trascinava da tempo e che si era riacutizzato dopo la caduta alle Olimpiadi di Tokyo. Alla fine il vincitore della Strade Bianche si è presentato al via dei Mondiali, ma la corsa è stata per lui molto complicata e sofferta. Il leader dell’Olanda non ha avuto il solito approccio aggressivo e spettacolare, fatto di attacchi da lontano e scatti mozzafiato a ripetizione, ma è rimasto sempre passivo.

VDP: ‘Ho sofferto di più all’inizio’

Mathieu Van der Poel ha concluso la corsa dei Mondiali di Ciclismo all’ottavo posto, staccato dal vincitore Julian Alaphilippe ma anche dal gruppetto inseguitore in cui il suo connazionale Dylan Van Baarle si è preso una sorprendente medaglia d’argento. Al termine della prova iridata, il campione olandese ha raccontato quanto sia stata difficile per lui questa giornata, non tanto per l’infortunio alla schiena, ormai del tutto superato, ma per una condizione di forma deficitaria che non gli ha permesso di essere competitivo come al solito. Van der Poel è stato costretto ad allenarsi in maniera molto leggera a causa dei problemi fisici, e le ultime due-tre settimane in cui ha potuto di nuovo intensificare l’attività non gli sono bastate per ritrovare il giusto colpo di pedale e presentarsi al top in questi Mondiali.

“Si, è stato estremamente difficile, penso di aver sofferto più nella prima parte di gara che nella seconda. Non riuscivo a prendere il ritmo ed ero sempre troppo indietro”, ha raccontato il leader dell'Olanda al termine dei Mondiali di ciclismo di Leuven. “Un ritmo folle fin dall’inizio. Mi aspettavo degli attacchi da lontano, ma mancavano ancora 180 chilometri alla fine, è stato davvero estenuante”, ha commentato il campione del mondo di ciclocross.

‘Alaphilippe impressionante’

Mathieu Van der Poel è stato così costretto ad una corsa puramente difensiva, per cercare di limitare i danni e cercare di portare a casa il miglior risultato possibile in questa situazione così complicata. “Prima dell’ultimo circuito fiammingo avevo una visione molto cupa, le sensazioni non erano delle migliori”, ha raccontato il campione olandese, che ha voluto ringraziare la squadra per il supporto, nonostante le sue condizioni non ottimali.

“Ho avuto dei compagni davvero bravi che mi hanno preso sotto braccio”, ha ricordato Van der Poel, rendendo poi pieno merito al vincitore. “Sullo Smeysberg ho visto un Alaphilippe impressionante. Basta guardare come ha corso, è il meritato campione del Mmondo”, ha commentato il campione olandese.

Mathieu Van der Poel ha poi raccontato un episodio avvenuto nel finale di corsa, quando ha dato il via libera a Dylan Van Baarle, che sarebbe dovuto essere un suo gregario in questo Mondiale. “Dylan è venuto da me per dirmi che si sentiva ancora bene. Mi ha chiesto se doveva correre per me, ma gli ho detto di fare la sua corsa. è saltato nel gruppetto giusto, è stato perfetto”, ha dichiarato Van der Poel complimentandosi con il connazionale, che ha portato a casa un’insperata medaglia d’argento.

Nonostante il risultato personale modesto, un ottavo posto, Mathieu Van der poel ha mandato in archivio con soddisfazione questi Mondiali, per diversi motivi. “L’esperienza con il pubblico è stata impressionante, questo è stato uno dei motivi per cui sono voluto essere a questi Mondiali. Non avevo una preparazione ideale e per questo posso essere orgoglioso di questo ottavo posto. Spero che questo mi aiuterà a migliorare la condizione per la Parigi Roubaix della prossima settimana”, ha concluso il corridore olandese.