Proprio nella sua ultima tappa in linea, alla vigilia della cronometro conclusiva di domani, la Vuelta Espana ha regalato uno degli spettacoli più avvincenti di queste tre settimane di corsa.

Nonostante un profilo altimetrico più da media montagna che da tappone, la Ineos e la Bahrain Victorius hanno interpretato la corsa in maniera più che mai battagliera, determinate a cogliere quest’ultima occasione per provare a portare a casa il miglior bottino possibile. Bernal e compagni hanno lanciato la battaglia a 60 chilometri dall’arrivo, e della situazione ha fatto le spese Miguel Angel Lopez, rimasto attardato.

Il colombiano, in preda anche ad una crisi di nervi, ha visto sfuggire via il podio che aveva ormai in mano e si è ritirato, con Jack Haig che è riuscito a scalzarlo. La tappa è andata invece alla sorpresa Clement Champoussin, che dopo essersi inserito nella fuga iniziale ha colto il momento opportuno per sfuggire ai big in vista del traguardo.

Vuelta, la Ineos infiamma la corsa

La ventesima tappa della Vuelta Espana, l’ultima in linea prima della crono di domani a Santiago de Compostela, sembrava annunciare un’occasione di fuga per corridori fuori classifica proponendo un percorso costellato di cinque salite, ma non così lunghe e selettive come quelle dei giorni scorsi.

Nelle fasi iniziali la corsa è sembrata andare effettivamente in questa direzione, con una fuga di diciotto corridori, tra cui Trentin, Bardet, Storer, Gibbons e Champussin, e il gruppo che ha lasciato fare, perdendo più di 10 minuti.

Nella parte centrale della tappa, quella più impegnativa, la Ineos ha però deciso di costruire una situazione tutta nuova per cercare di rovesciare la corsa. I gregari del team britannico hanno spinto a tutta provocando una certa selezione, fino all’attacco di Egan Bernal a sessanta chilometri dall’arrivo. Il gruppo si è così ridotto agli uomini dei piani altissimi della classifica e un gioco di scatti e contro scatti sul falsopiano in vista dello scollinamento ha provocato un’ulteriore frazionamento.

Davanti sono rimasti solo Roglic, Mas, Haig, Mader e Yates, con Bernal e Lopez poco più dietro. Il Team Bahrain ha così approfittato dell’occasione per spingere a tutta con Mader e Haig e guadagnare il più possibile su Lopez, terzo in classifica generale. Il colombiano non ha reagito ed è sembrato consegnarsi al destino, un primo momento di crisi psicologica che poi si è trasformata in un crollo totale.

Haig sul podio, Mader maglia bianca

Intanto in testa alla corsa il sudafricano Ryan Gibbons ha staccato i compagni d’avventura isolandosi al comando. Il corridore della UAE ha continuato con un bel passo regolare, mentre gli altri fuggitivi si sono frastagliati tra scatti e contro scatti perdendo tempo prezioso.

Il Team Bahrain ha fatto un ritmo infernale in testa al gruppetto degli uomini di classifica, trovando per strada anche l’aiuto di Padun, inseritosi nella fuga iniziale, e cominciando così a costruire la rimonta che ha portato Jack Haig verso il podio e Gino Mader verso la maglia bianca.

Il gruppo con Lopez e Bernal ha perso fino a quattro minuti e il corridore della Movistar è crollato di nervi fino a fermarsi per abbandonare la corsa. I tecnici della squadra hanno provato a motivarlo per riprendere, ma alla fine Lopez è salito in ammiraglia e si è ritirato da questa Vuelta che lo vedeva ormai a un passo dal podio finale.

La tappa ha regalato un ultimo giro di fuochi d’artificio sulla salita finale, un Gpm di seconda categoria con tratti al 15% intervallati da dei falsipiani. Adam Yates è partito più volte all’attacco per cercare di vincere la tappa e di togliere il podio virtuale a Jack Haig, che però ha reagito e non si è fatto staccare.

La bella fuga di Gibbons si è esaurita nella parte centrale della salita, quando Yates, Haig, Roglic e Mas sono rinvenuti su di lui a doppia velocità. I big si sono però controllati nella parte finale, permettendo ad alcuni corridore della fuga iniziale di riavvicinarsi. Così ad un chilometro e mezzo dal traguardo è sbucato a sorpresa il giovane francese Clement Champoussin, che ha approfittato del marcamento tra i campioni per piazzare un bello scatto ed andare a vincere questa bellissima tappa. Roglic ha poi regolato Yates, Mas e Haig, confermando di essere l’indiscusso numero uno della corsa. Il gruppo con Bernal è arrivato con quasi sette minuti di ritardo, un risultato che ha fatto passare la maglia bianca a Gino Mader.

La nuova classifica della Vuelta Espana vede Primoz Roglic da dominatore con 2’38’’ su Mas e 4’48’’ su Haig, con Yates ai margini del podio davanti a Mader, altra bella rivelazione della corsa. Bernal è solo sesto, ma ha avuto il grande merito di accendere questa tappa in cui non aveva ormai più nulla da perdere, un atteggiamento da vero campione.