Ad un anno esatto dalle elezioni che hanno portato Cordiano Dagnoni alla presidenza della Federciclismo, si riaccende lo scontro tra il numero uno della FCI e il suo avversario Silvio Martinello. Era il 21 febbraio del 2021 quando Dagnoni, Martinello e Daniela Isetti si confrontarono nella tornata elettorale chiamata a scegliere il successore del presidente uscente Renato Di Rocco. Dopo essere risultato il più votato nel primo turno, in cui fu eliminata la Isetti, Martinello perse però il ballottaggio decisivo con Dagnoni, che fu così eletto presidente della Federciclismo.
Dagnoni: ‘Prova a fare qualcosa’
Quelle elezioni, arrivate al termine di una campagna dai toni piuttosto accesi tra i candidati, hanno lasciato delle ferite aperte, delle spaccature che non giovano certo al mondo del ciclismo.
In diverse interviste e sui suoi spazi social, Silvio Martinello non ha mai mancato di commentare in maniera profondamente critica l’operato del nuovo Presidente, arrivando a definirlo inadeguato per il ruolo, ma tra i due non c’è mai stato nessun confronto o chiarimento diretto.
Ad un anno dal suo insediamento, Dagnoni ha rilasciato un’intervista a Tuttobiciweb, in cui ha raccontato di non aver mai più parlato né con la Isetti né con Martinello dopo l’assemblea elettiva.
Il presidente ha voluto replicare ai giudizi dell’ex campione olimpico, invitandolo a fare qualcosa di concreto per il Ciclismo. “Visto che parli tanto di ciclismo nelle scuole perché invece di continuare a dirlo non provi a fare qualcosa?” ha dichiarato Dagnoni rivolgendosi direttamente al suo avversario nelle elezioni di un anno fa.
“Sono in tanti ad essere bravi in teoria, poi però c’è la pratica. Martinello a parte criticare cosa fa?” ha accusato Dagnoni.
Martinello, le accuse a Dagnoni e ai media
La replica di Silvio Martinello alle sollecitazioni del presidente della Federciclismo non si è fatta attendere. In un lungo ed elaborato post sui social dai toni molto formali e piccati, l’ex campione ha elencato il suo palmares fatto di successi alle Olimpiadi, ai Mondiali e nei velodromi di tutta Europa, le esperienze di commentatore ed opinionista in tv e in radio, rivendicando con questo la sua autorevolezza nel commentare e criticare l’operato della Federciclismo.
A conferma di una spaccatura che questo anno non ha ancora rimarginato, Martinello ha ricordato che l’elezione di Dagnoni sarebbe avvenuta in un clima di pressioni e condizionamenti. L’ex campione ha accusato anche il sito Tuttobici e il suo direttore Pier Augusto Stagi, parlando di un’intervista preconfezionata, coinvolgendo anche gli altri media di settore, che non avrebbero la volontà di aprire un confronto più critico con la Federciclismo.