L’annuncio del ritiro di Vincenzo Nibali ha provocato numerose reazioni nel mondo del Ciclismo. Il campione della Astana ha atteso che il Giro d’Italia arrivasse nella sua Messina, lo scorso mercoledì, per confermare le voci del suo addio alle corse a fine stagione. Tra tanti attestati di stima e messaggi commossi che hanno rievocati i successi, e le emozioni di una carriera da fuoriclasse assoluto, nel coro di elogi a Nibali si è notata anche una voce che ha assunto qualche sfumatura critica. Il tecnico che lo ha lanciato nel ciclismo professionistico, Giancarlo Ferretti, ha dichiarato che Nibali ha allungato troppo la sua carriera ed ha finito per ritirarsi quando non era più ai vertici da troppo tempo.

Ferretti: ‘Certi corridori devono ritirarsi quando sono grandissimi’

Giancarlo Ferretti e Vincenzo Nibali hanno incrociato la propria vita e carriera nel ciclismo nell’ormai lontano 2005. Ferretti, manager e tecnico di lungo corso conosciuto come il "sergente di ferro" per i suoi modi decisi, stava vivendo la sua ultima stagione nel ciclismo professionistico alla guida della Fassa Bortolo, una delle squadre di punta di quel periodo. Nel team militavano campioni come Alessandro Petacchi, Juan Antonio Flecha, Kim Kirche, un giovane Fabian Cancellara e un neoprofessionista tra i più attesi della sua generazione, Vincenzo Nibali.

A 21 anni Nibali fece le sue prime esperienze nel ciclismo dei grandi proprio in quella Fassa Bortolo con cui invece Ferretti terminava la sua lunga avventura, iniziata come gregario di Gimondi e poi alla guida di grandi squadre fin dagli anni settanta.

In un’intervista a Bicisport, Ferretti ha commentato l’addio di Nibali con un tono un po’ critico. “Ê un fuoriclasse, ma per me certi corridori devono ritirarsi quando sono ancora grandissimi” ha commentato l’ex tecnico romagnolo, aggiungendo che il due volte vincitore del Giro ha tirato troppo per le lunghe questo finale di carriera in cui ha raccolto ben poche soddisfazioni.

‘Era il corridore del futuro’

“Per me è stato in gruppo fin troppo, anche abbastanza inutilmente. Uno come lui meritava di finire la carriera in grande stile” ha dichiarato Ferretti, augurandosi che il suo ex corridore possa lasciare un segno in questo Giro d’Italia e lasciare il ciclismo almeno con una vittoria di tappa.

Nonostante le critiche per i tempi del suo ritiro, Ferretti ha riservato anche elogi a Nibali, ricordando la Milano – Sanremo e il Tour de France come le vittorie più belle, e rimpiangendo il fatto che quell’unica stagione vissuta insieme alla Fassa Bortolo non sia stata bagnata da nessun successo.

Ferretti ha ricordato anche la sua scelta di non fargli correre il Giro d’Italia in quella stagione 2005. “Era il corridore del futuro e andava usato con attenzione, ma sentivo la sua delusione” ha raccontato l’ex tecnico della Fassa Bortolo.