Brividi di terrore al Giro di Ungheria. La seconda tappa della corsa prometteva uno scontato epilogo allo sprint, con Viviani, Groenewegen, Kooij e Jakobsen pronti a dare spettacolo sul rettilineo d’arrivo. La corsa è stata però segnata da un terribile incidente, avvenuto a poche centinaia di metri dal traguardo. A causa di un contatto avvenuto nelle posizioni di testa, si è innescata una rovinosa caduta ad altissima velocità, che ha coinvolto molti corridori. Alcuni sono finiti fuori dalla strada, volando pericolosamente tra alberi e pali in un tratto non protetto da alcuna barriera.

Ciclismo, anche Baroncini in fuga

Il Giro di Ungheria è iniziato mercoledì 11 maggio con la prima tappa, vinta in volata dal giovane sprinter olandese Olav Kooij, che ha battuto Elia Viviani. La seconda frazione che si è corsa ieri, 12 maggio, preannunciava subito un nuovo scontro tra i tanti velocisti presenti alla corsa. La tappa non è stata però una tranquilla passerella verso lo sprint. Nelle fasi iniziali si è formata al comando una fuga comprendente anche Samuele Battistella e Filippo Baroncini, due dei giovani più promettenti del Ciclismo italiano. Il gruppo ha controllato la situazione, ma la corsa si è accesa improvvisamente a una cinquantina di chilometri dall’arrivo a causa del vento.

La fuga iniziale è stata rapidamente annullata e il gruppo si è spezzato in più tronconi. Dopo un lungo inseguimento, la seconda parte del plotone è riuscita a rimontare e a rientrare nel gruppo principale, quando ormai mancavano solo cinque chilometri all’arrivo.

Kooij costretto al ritiro

Nelle battute finali le squadre dei velocisti hanno cercato di riorganizzarsi per guidare davanti i rispettivi leader.

La Quick-Step si è ben mossa con Florian Sénéchal che ha protetto Fabio Jakobsen, ma poco dietro allo sprinter olandese si è verificato un contatto che ha innescato una rovinosa e pericolosissima caduta. L’incidente ha coinvolto numerosi corridori e l’assenza di transenne e barriere specifiche, nonostante si fosse ad appena 500 metri dall’arrivo, ne ha fatti finire diversi fuori dalla sede stradale.

Alcuni sono volati tra gli alberi e i pali in cemento presenti a bordo strada in quel tratto, e solo la fortuna ha evitato infortuni davvero gravi.

Anche il leader della classifica generale Olav Kooij è stato coinvolto nell’incidente, riportando un profondo taglio al polpaccio che ha richiesto alcuni punti di sutura. Il giovane olandese è stato costretto al ritiro, mentre è andata meglio a Dylan Groenewegen, che se l’è cavata con delle contusioni ed è rimasto in corsa.

Dopo l’incidente, la seconda tappa del Giro di Ungheria si è risolta con una facile vittoria allo sprint di Fabio Jakobsen, pilotato perfettamente da Sénéchal.