È arrivato finalmente il momento di festeggiare per il Ciclismo azzurro al Giro d’Italia. Dopo dieci tappe senza successi, prima Alberto Dainese nella tappa di ieri, 18 maggio, e poi Stefano Oldani in quella di oggi a Genova, hanno regalato uno sprazzo d’azzurro in questa stagione fin qui piuttosto deludente per il ciclismo italiano. La dodicesima tappa del Giro si è risolta, come da previsioni, con una fuga da lontano, dalla quale si sono poi avvantaggiati Oldani, Rota e l’olandese Leemreize. Nel finale allo sprint Oldani ha fatto valere la sua freschezza e il suo spunto per conquistare il successo, il secondo della Alpecin-Fenix in questo Giro.

Giro d’Italia, avvio a tutta velocità

La dodicesima tappa del Giro d’Italia, da Parma a Genova su un percorso con tre Gpm, si presentava come ideale per una fuga da lontano. Come spesso accade in questo tipo di frazioni, tanti corridori hanno provato a inserirsi nell’azione giusta e questo ha portato a un’intensa battaglia a cinquanta all’ora nelle fasi iniziali. Dopo diverse decine di chilometri è finalmente riuscita a prendere il largo una fuga con ben 24 corridori, tra cui Mathieu van der Poel con i compagni Oscar Riesebeek e Stefano Oldani, oltre a Magnus Cort Nielsen, Wilco Kelderman, Bauke Mollema, Rein Taaramäe, Davide Ballerini, Valerio Conti, Lorenzo Rota, Andrea Vendrame e Vincenzo Albanese.

Il gruppo ha proseguito con un ritmo regolare dettato dalla Trek-Segafredo di Juan Pedro López, che non ha mai visto a rischio la sua maglia rosa.

Nelle fasi centrali la corsa è transitata anche nella discesa del Passo del Bocco, dove undici anni fa perse la vita Wouter Weylandt, sempre ricordato dal Giro d’Italia, che non ha più assegnato il suo numero 108.

Prima vittoria per Oldani

La tappa si è assestata nelle fasi centrali, superando il Passo del Bocco, per poi riaccendersi sul Gpm di La Colletta. Lorenzo Rota ha allungato in salita, seguito poi da Stefano Oldani e dall’olandese Gijs Leemreize. Gli altri fuggitivi sono rimasti un po’ passivi, in attesa delle mosse di van der Poel, che in alcuni tratti è andato al contrattacco, ma finendo poi per dare fiducia al tentativo del compagno Oldani.

I tre battistrada hanno preso quasi un minuto di vantaggio e solo sull’ultimo Gpm di giornata, il Valico di Trensasco, la rincorsa si è fatta un po’ più incisiva grazie soprattutto a Bauke Mollema. L’olandese è partito all’inseguimento insieme a Kelderman, Hamilton e Buitrago, ma il distacco già accumulato si è rivelato troppo pesante.

Rota, Oldani e Leemreize, tre corridori a zero vittorie in carriera, sono così andati a giocarsi il successo di tappa a Genova, su un lungo rettilineo in leggera ascesa. Leemreize ha provato a sorprendere i due italiani all’ultimo chilometro, ma Oldani ha reagito prontamente, dimostrando una buona brillantezza, che poi ha fatto valere anche nello sprint finale, in cui ha avuto ragione Rota, forse appesantito da un rapporto troppo lungo.

Leemreize si è dovuto accontentare della terza piazza, mentre Mollema ha superato Buitrago, Kelderman e Hamilton per la quarta.

Il gruppo è arrivato con oltre nove minuti di ritardo, un risultato che ha permesso a Wilco Kelderman di scalare posizioni e rientrare nei piani alti della classifica generale. L’olandese ha rimontato dal 23° al 13° posto, a 2’51’’ dalla maglia rosa Juan Pedro López.