Sono arrivati tanti verdetti significativi nella nona tappa del Giro d'Italia, attesa come il primo snodo cruciale della corsa rosa. Pur con pochi scatti, l'arrivo sul Blockhaus, la montagna abruzzese, ha creato grandi distacchi e sfogliato la rosa dei pretendenti al successo finale.

La "vittima" più illustre della corsa è stata Simon Yates, staccato già all'inizio della salita, forse a causa del dolore al ginocchio picchiato in una caduta di qualche giorno fa. Anche Giulio Ciccone ha deluso profondamente in questa tappa che lo vedeva correre sulle strade di casa e su un terreno a lui molto favorevole.

La Ineos ha comandato la corsa, provocando grande selezione sula salita finale fino all'attacco di Carapaz, che con Bardet e Landa si è dimostrato il più forte. Nel finale però la situazione si è rimescolata e ha rimesso in gioco Almeida, un ottimo Pozzovivo, e Jay Hindley, che è andato a vincere la tappa.

Giro d'Italia, bella fuga di Rosa

La nona tappa del Giro d'Italia era la più attesa di questa prima metà della corsa. L'arrivo in quota sul Blockhaus, una delle più difficili salite appenniniche, chiamava per la prima volta ad un vero confronto diretto i pretendenti al successo finale.

Nelle fasi iniziali si sono susseguiti gli scatti, finchè si è formata al comando una fuga di nove corridori: Natnael Tesgtsion, Eduardo Sepulveda, Diego Rosa, James Knox, Nans Peters, Joe Dombrowski, Jhonatan Caicedo, Felix Gall e Filippo Zana.La Ineos ha preso il comando del gruppo e non ha fatto prendere molto vantaggio alla fuga, che si è frantumata nella scalata al Passo Lanciano.

Davanti sono rimasti solo Diego Rosa, che ha marcato punti su punti per conquistare la maglia dei Gpm, e Tesfatsion, che però è andato dritto in una curva nella successiva discesa. Messa al sicuro la maglia azzurra, Rosa ha poi ceduto ed è stato superato da Dombrowski, che è stato l'ultimo ad essere raggiunto nel falsopiano precedente i 13 chilometri di ascesa del Blockhaus.

La Ineos ha poi continuato il suo lavoro sulla dura salita finale, provocando fin da subito una netta selezione che fatto vittime illustri. Tom Dumoulin è stato uno dei primi a staccarsi, ma anche Simon Yates è rimasto preso attardato, forse ancora dolorante al ginocchio per la caduta rimediata nella tappa dell'Etna. Il britannico ha dato l'impressione di reagire dopo un momento di difficoltà, ma poi è precipitato e ha dovuto dire ancora una volta addio alle speranze di vincere il Giro d'Italia. Anche Giulio Ciccone è mancato completamente, staccato già nei primi chilometri della salita, mentre NIbali e Pozzovivo hanno reagito bene al ritmo imposto dai compagni di Carapaz.

Pozzovivo e Nibali migliori italiani

Richie Porte ha imposto un passo sostenuto fino a cinque chilometri dall'arrivo, superando un tratto battuto da un forte vento che ha sparpagliato ulteriormente il gruppo. Anche la maglia rosa Juan Pedro Lopez, complice un contatto, ha perso terreno in questa fase.

A cinque chilometri dall'arrivo Carapaz ha rotto gli indugi con un attacco violento a cui solo Mikel Landa e Romain Bardet hanno reagito con brillantezza. Almeida si è incaricato di guidare il gruppetto inseguitore, imponendo un passo regolare che si è rivelato molto efficace. Il portoghese ha riportato in quota Pozzovivo e Hindley, mentre Nibali, Valverde e Buchmann si sono staccati nel finale.

Carapaz, Bardet e Landa hanno rallentato la loro azione nel finale, favorendo così il rientro del terzetto capeggiato da Almeida. La corsa si è così risolta in uno sprint tiratissimo, in cui Jai Hindley ha fatto valere il suo spunto davanti a Bardet e Carapaz, con Landa, Almeida e Pozzovivo subito dietro. Nibali ha chiuso una scalata molto convincente con 34'' di ritardo, mentre Lopez ha salvato la sua maglia rosa per una manciata di secondi arrivando a 1'46''. Ciccone ha chiuso con nove minuti di ritardo e Yates con undici, risultati che li escludono dai giochi per l'alta classifica.

La nuova generale vede Juan Pedro Lopez ancora in maglia rosa con un vantaggio di 12'' su Almeida, 13'' su Bardet e 15'' su Carapaz. Nibali è risalito al 13° posto a 3'04''.