Nella sua seconda settimana di corsa, il Tour de France ha regalato emozioni, sorprese ed episodi controversi a non finire. Nella tappa numero tredici, quella che ieri, 15 luglio, ha portato il gruppo a Saint-Étienne con il successo di Mads Pedersen, l'ammiraglia della Alpecin-Deceuninck è stata al centro di un caso che ha fatto discutere. L'auto del team olandese, guidata dal Direttore Sportivo Michel Cornelisse, ha dato una mano a un corridore di un'altra squadra, Caleb Ewan, che era rimasto attardato dopo una caduta. Il gesto di fairplay è però costato caro al tecnico olandese e al suo team, visto che i commissari di gara hanno ritenuto irregolare questa manovra, e gli hanno inflitto due multe per complessivi mille franchi svizzeri.

Ciclismo, mille franchi di multa alla Alpecin

L'episodio incriminato è avvenuto a circa 65 chilometri dall'arrivo della tredicesima tappa del Tour de France, poi vinta da Mads Pedersen a Saint-Étienne. Il gruppo stava cercando di recuperare terreno rispetto ai sei fuggitivi al comando della corsa, un inseguimento condotto principalmente dalle squadre dei velocisti, tra cui la Lotto Soudal di Caleb Ewan. Proprio lo sprinter australiano è però caduto in questa fase centrale della corsa, e mentre stava cercando di rientrare in gruppo ha approfittato per un po' della scia che gli ha offerto l'ammiraglia della Alpecin-Deceuninck.

La manovra non sarebbe consentita dal regolamento del Ciclismo professionistico, ma solitamente i commissari di gara chiudono un occhio quando viene effettuata da corridori che stanno recuperando dopo essere rimasti attardati per episodi sfortunati, una caduta o un incidente meccanico.

Stavolta, invece, i commissari sono stati severi e inflessibili, ed hanno ordinato alla macchina della Alpecin, guidata dal Ds Michel Cornelisse, di accelerare e non dare la scia a Ewan. Al termine della corsa, la Alpecin si è vista affibbiare una doppia multa per questo episodio: 500 franchi svizzeri per aver dato la scia al corridore e altrettanti per non aver obbedito subito al richiamo del commissario che lo ha affiancato in moto.

Cornelisse: 'Andavo già a ottanta all'ora'

Michel Cornelisse si è detto stupito e arrabbiato per quanto successo in corsa. Il tecnico della Alpecin ritiene che l'aiuto dato a Caleb Ewan dopo la caduta sia un comportamento normalmente accettato nel ciclismo professionistico.

"Non so perché il commissario forse così preoccupato. Vedo tutti i giorni dei corridori che recuperano dietro alle ammiraglie. Quindi penso, perché no? Ewan non aveva la squadra intorno, volevo portarlo con me" si è lamentato Cornelisse.

Il tecnico della Alpecin ha spiegato che, anche volendo, in quel punto del percorso non avrebbe potuto aumentare ulteriormente la velocità e togliersi Ewan dalla scia. "Poi è arrivato quel commissario ed ho provato ad accelerare, ma c'erano due moto della polizia davanti a me. Stavo andando già a ottanta all'ora, devo andare a centoventi?" ha dichiarato Cornelisse, ricordando che Ewan non si era staccato dal gruppo per una crisi, ma solo a causa di una caduta.