Grande spettacolo e sorprese nel primo arrivo in salita della Vuelta Espana, quello che ha portato a Pico Jano per la sesta tappa della corsa. La vittoria di giornata è andata all'australiano Jai Vine, abile ad approfittare di un momento di stasi della corsa per avvantaggiarsi, ma poi molto forte sulla salita finale.

Remco Evenepoel ha preso con autorevolezza il comando delle operazioni nel gruppo dei favoriti prima con la squadra e poi personalmente, imponendo un passo insostenibile sull'ascesa a Pico Jano. Solo Enric Mas è riuscito a tenere testa al belga, mentre Primož Roglič ha passato una giornata difficile ed è rimasto staccato nettamente.

Al traguardo il campione in carica ha pagato 1'22" di ritardo da Evenepoel, che ha vestito la maglia rossa di leader della classifica generale.

Vuelta Espana, arrivano le montagne

La sesta tappa ha cambiato lo scenario della Vuelta Espana, proponendo il primo arrivo in salita della corsa, quello a Pico Jano, ascesa di 12 chilometri. La gara è partita con una fuga di una decina di corridori, tra cui Dario Cataldo, Fausto Masnada, Mark Padun e Jan Bakelants.

Il gruppo ha concesso circa quattro minuti, ma la Ineos e poi soprattutto la Quickstep sono intervenute per aumentare l'andatura dettata inizialmente dalla Groupama della maglia rossa Rudy Molard.

Oltre che con il percorso accidentato, i corridori hanno dovuto fare i conti anche con la prima giornata di maltempo della corsa, con una pioggia che si è fatta via via più insistente.

Sulla penultima salita, la Collada de Brenes, Padun è rimasto solo al comando, mentre il gruppo ha intensificato l'azione con Julian Alaphilippe protagonista di uno splendido lavoro da gregario per Remco Evenepoel.

Approfittando di un momento di calma della corsa, Jay Vine è riuscito ad avvantaggiarsi sul gruppo, e sulla salita finale di Pico Jano ha ripreso e staccato Padun, mentre tutti gli altri fuggitivi sono stati raggiunti.

Il gruppo si è sempre più selezionato, tra la pioggia e la nebbia di Pico Jano, finchè Simon Yates ha deciso di aprire improvvisamente le ostilità con un primo scatto.

Roglic perde più di un minuto

Remco Evenepoel ha però preso in mano la situazione, cominciando ad imporre un passo regolare ma intenso che ha costretto alla resa quasi tutti gli avversari. Anche Jai Hindley, Yates e Primož Roglič si sono dovuti arrendere, e il solo Enric Mas è rimasto a fatica agganciato alla ruota del belga che ha continuato a tirare come in una cronoscalata.

Vine ha però sorprendentemente difeso il suo esiguo vantaggio, fornendo una prestazione di alto livello. L'australiano della Alpecin - lanciato dal mondo delle corse virtuali sui rulli - è così andato a vincere a Pico Jano, con Evenepoel a 15" e Mas subito dietro.

Grande protagonista della scalata finale è stato anche Juan Ayuso, giovane talento della UAE Emirates che è uscito dal gruppetto di Roglič dando l'impressione di poter rimontare su Evenepoel e Mas. L'azione dello spagnolo si è però un po' spenta nel finale, ma il quarto posto a 55" dal vincitore ha comunque confermato tutto il suo potenziale.

Primož Roglič è arrivato a 1'37", in un gruppetto comprendente anche Jai Hindley, Pavel Sivakov, Tao Geoghegan, Simon Yates, Miguel Angel Lopez e Joao Almeida.

Carapaz ha invece preso una batosta che appare già come una sentenza sulle sue ambizioni di classifica generale. L'ecuadoriano ha concluso a 2'50", e ancora più indietro è arrivato Landa, attardato di 6 minuti.

La classifica generale vede ora Remco Evenepoel al comando con 21" su Molard, 28" su Mas e 1'01" su Roglic. Le prossime tappe dovranno dirci se le difficoltà del campione in carica saranno state solo passeggere, e se Evenepoel avrà la consistenza e la regolarità per andare fino in fondo.