Dopo tante edizioni in cui è stato il faro della corsa, l'uomo più atteso e controllato, Peter Sagan sta vivendo un avvicinamento ai Mondiali di Ciclismo un po' sottotraccia. Il campione slovacco ha un nuovo appuntamento con la storia nella corsa iridata, in programma domenica 25 settembre a Wollongong, in Australia. Sagan ha già vinto per tre volte il titolo di Campione del Mondo, e il quarto successo gli permetterebbe di raggiungere un traguardo mai segnato da nessuno nella quasi centenaria storia della corsa iridata. Il corridore della Total non ha certo vissuto una delle sue migliori stagioni e sembra ormai entrato nella fase calante della carriera, ma i Mondiali rappresentano una corsa del tutto speciale, in cui le motivazioni e l'esperienza possono sovvertire i risultati segnati nel resto dell'annata.

L'idea del Mondiale gravel

A pochi giorni dalla sfida iridata, Peter Sagan ha rilasciato una lunga intervista a Cyclingnews, in cui ha parlato, tra il serio e il faceto, di questi Mondiali, delle difficoltà vissute nelle ultime stagioni, e di un possibile addio al ciclismo su strada. Il campione slovacco non ha mai nascosto la sua predilezione per il fuoristrada, dal ciclocross alla mountain bike, e anche nel corso della sua carriera da stradista, si è concesso qualche incursione nell'off road.

L'ultima idea, forse un progetto serio o forse solo una boutade, di Sagan è quella di una chiusura clamorosa con la strada in caso di vittoria del titolo a Wollongong. "Forse vincerò il titolo Mondiale e lascerò il ciclismo su strada" ha rivelato il campione della Total, spiegando di avere un progetto nel fuoristrada per il futuro prossimo.

"Sono concentrato sul Mondiale su strada e poi eventualmente penserò a correre quello di gravel" ha dichiarato Sagan, aprendo alla possibilità di una partecipazione alla prima edizione dei Mondiali gravel, in programma in Veneto nel weekend del'8 e 9 ottobre. "È un evento interessante ed è in Italia, dove ho iniziato la mia carriera da professionista" ha commentato il tre volte iridato.

Peter Sagan: 'Nel 2019 il Mondiale in cui ero più in forma'

Intanto, però, Sagan resta concentrato sull'imminente sfida iridata di Wollongong, ed appare fiducioso, nonostante i risultati della stagione e i pronostici della vigilia non lo indichino tra i principali favoriti. "Ho vinto il titolo Mondiale per tre volte, perchè non quattro?

È una gara unica. Amo correrla ogni anno, perché non sai mai come andrà a finire" ha dichiarato il corridore slovacco.

Nelle ultime apparizioni Sagan non ha brillato, ma arriva al Mondiale dopo un buon periodo di allenamenti che potrebbe avergli dato quella brillantezza mancata nelle due classiche canadesi di dieci giorni fa. "Gli allenamenti e la preparazione sono andati bene, ma sono i risultati che confermano se sei in forma o no. Ho fatto un duro lavoro mischiato anche con la mountain bike, penso che sia sempre utile per darti quella potenza extra nella pedalata" ha spiegato il tre volte iridato.

Ripensando ai Mondiali degli anni passati, Sagan ha raccontato di aver un po' di rammarico per l'edizione del 2019 ad Harrogate, quella vinta da Mads Pedersen davanti a Matteo Trentin.

"Ero in buona forma quel giorno, forse la migliore che abbia avuto ad un Mondiale. Se non avesse piovuto forte tutto il giorno la corsa sarebbe stata diversa. in una gara normale avremmo inseguito la fuga e saremmo arrivati allo sprint, penso che sarei stato in alto" ha dichiarato Sagan, che ha poi tracciato un bilancio non così negativo di questa stagione.

"Non è stata la migliore, ma neanche la peggiore e non penso di doverla salvare. Negli ultimi due anni ho dovuto rifare la preparazione pre stagionale per tre volte a causa del Covid. Mi sono ammalato e mi sono rimesso in forma, poi di nuovo. Sono abbastanza resistente, ma sono stati due anni difficili" ha spiegato Peter Sagan.