Tappa monotona, ma finale pirotecnico e pieno di colpi di scena nella sedicesima tappa della Vuelta España. La frazione che ha aperto la terza settimana di corsa, con arrivo a Tomares, era promessa ai velocisti, ma è stata scompaginata da uno scatto a sorpresa di Primož Roglič. Il campione sloveno ha approfittato di un brevissimo tratto di salita a circa tre chilometri dall'arrivo per lanciarsi all'attacco, proprio mentre Remco Evenepoel era fermato da una foratura. Roglič è stato seguito da un manipolo di velocisti e ha insistito per cercare di guadagnare ogni secondo possibile.

Nel finale, però, il vincitore delle ultime tre edizioni della Vuelta è caduto inopinatamente dopo aver lasciato spazio agli sprinter e ha tagliato il traguardo un po' malconcio. La tappa è andata a Mads Pedersen, che dopo essere rientrato su Roglič ha battuto nettamente Pascal Ackermann.

Vuelta, fuga a due in attesa dello sprint

Dopo il giorno di riposo, la Vuelta España ha spalancato il sipario sulla terza e decisiva settimana con una tappa interlocutoria e disegnata per i pochi velocisti rimasti in gruppo. Ander Okamika (Burgos BH) e Luis Ángel Maté (Euskaltel) si sono lanciati in una lunga fuga con scarsissime possibilità di buon esito.

Il gruppo ha sempre tenuto sotto controllo i due battistrada, spinto dal lavoro congiunto della Trek-Segafredo di Mads Pedersen e della Cofidis di Bryan Coquard. La tappa non ha offerto nessun altro spunto fino alle battute finale. La fuga è stata annullata a 14 km dall'arrivo, quindi il gruppo ha alzato ancora l'andatura volando verso Tomares.

Uno dei velocisti più attesi, Kaden Groves, è stato tagliato fuori da una foratura a una manciata di chilometri dal traguardo. Una serie di rotonde e curve ha quindi messo in fila il gruppo, finché a tre chilometri dall'arrivo, Primož Roglič ha approfittato di un breve strappo per lanciarsi all'attacco e non perdere nessuna occasione per recuperare secondi sulla maglia rossa Remco Evenepoel.

Lo sloveno ha piazzato un cambio di ritmo violento e solo Pascal Ackermann è riuscito a inserirsi prontamente in scia. In queste fasi concitate, Evenepoel è stato appiedato da una foratura, avvenuta negli ultimi tre chilometri di neutralizzazione del tempo.

Otto secondi recuperati da Roglič

Roglič ha continuato a tirare a tutta velocità con Ackermann a ruota, ma dal gruppo sono riusciti a rientrare sul duo al comando anche Mads Pedersen, Fred Wright e Danny van Poppel. Il finale è stato convulso: Roglič ha spinto fino agli ultimi duecento metri per cercare di guadagnare il più possibile, ma quando ha lasciato spazio agli altri per accodarsi è caduto rovinosamente.

Mads Pedersen è andato a vincere facilmente la tappa, battendo allo sprint Ackermann e conquistando così la seconda vittoria personale con un sigillo definitivo sulla maglia verde.

Il gruppo è arrivato con otto secondi di ritardo, con Pacher a precedere Battistella.

La giuria ha classificato Primož Roglič con il tempo del vincitore, mentre a Remco Evenepoel è stato accreditato il ritardo accusato dal gruppo, dove si trovava al momento della foratura. Il distacco tra i due nella classifica generale si è quindi accorciato di otto secondi e vede ora il belga in rosso con 1'26'' sullo sloveno, mentre Mas è rimasto fermo a 2'01''.