L'episodio che ha visto Alberto Bettiol come protagonista negativo del Tour Down Under sta facendo molto discutere nel mondo del Ciclismo. Il corridore toscano della EF indossava la maglia di leader della classifica generale dopo aver vinto il cronoprologo d'apertura. Bettiol ha difeso la sua posizione nella prima tappa, ma nella seconda è rimasto staccato a poco più di dieci chilometri dall'arrivo. Il vincitore del Fiandre 2019 è rimasto bloccato in mezzo alla strada per colpa dei crampi: è stato costretto a fermarsi e ha visto sfumare le possibilità di difendere la sua maglia gialla di leader.

Deluso e frustrato dalla situazione, Bettiol ha avuto una brutta reazione contro un cameramen in moto che si era fermato per riprenderlo. Il corridore della EF ha prima invitato platealmente la moto ad andarsene e poi gli ha scagliato contro una borraccia.

Alberto Bettiol: 'Non siamo robot'

Queste reazioni aggressive sono state spesso punite con la squalifica in passato, ma i commissari di gara del Tour Down Under sono stati piuttosto indulgenti con Bettiol, a cui è stata solamente comminata una multa da mille franchi svizzeri. Più a mente fredda, al via della tappa successiva, il corridore toscano si è scusato per il suo gesto, invitando però a considerare la tensione che si vive in corsa. "Vorrei scusarmi per aver lanciato la borraccia", ha dichiarato Bettiol al via della terza tappa del Tour Down Under.

"Io non sono così e chi mi conosce lo sa. Ma non siamo robot, ci emozioniamo, ci arrabbiamo e commettiamo errori. Accetto la punizione e so di essere fortunato perché avrebbero anche potuto squalificarmi. Vuol dire che si rendono conto che siamo umani e facciamo degli errori. Quando corro cerco di controllare i miei sentimenti, ma in quel momento ero deluso perché stavo perdendo la maglia di leader del Tour Down Under.

Non volevo danneggiare o offendere nessuno, è stato un gesto impulsivo. È stato un errore, mi scuso pubblicamente con il motociclista, il cameramen, l'organizzazione della corsa, la squadra e i compagni", ha aggiunto Alberto Bettiol.

Bettini: 'Un errore grave'

Nonostante le scuse, il gesto del corridore toscano e la mano leggera della giuria continuano a far discutere nel mondo del ciclismo.

Una delle prese di posizione più decise è stata quella assunta da Paolo Bettini. Intervistato da Quibicisport, il due volte campione del mondo ha stigmatizzato il gesto di Bettiol, invitando la squadra a prendere dei provvedimenti nei suoi confronti.

"Ha commesso un errore grave, certi atteggiamenti in corsa non devono essere tollerati", ha dichiarato Bettini. "Non capisco perché la giuria non lo abbia squalificato. A questo punto dovrebbe essere la squadra a fermarlo e chiedere scusa", ha aggiunto l'ex corridore livornese.