L'arrivo in salita ad Alto da Fóia non ha provocato grande selezione né spettacolo nella seconda tappa della Volta Algarve. Dopo lo sprint messo a segno da Alexander Kristoff nella frazione d'apertura di ieri, la corsa lusitana ha proposto per oggi una frazione più mossa e con arrivo in salita, ma che è andata via in maniera molto lineare. La corsa è stata controllata a lungo dalla Ineos, che però nel finale non ha raccolto nulla. La tappa si è decisa con uno sprint di un gruppo ancora piuttosto folto, in cui Ilan Van Wilder è sembrato andare a prendersi la vittoria.
Il giovane belga ha però compromesso le sue chance seguendo una traiettoria sbagliata e alzando le braccia prima di tagliare il traguardo. Ad approfittarne è stato Magnus Cort Nielsen, il danese della Ef, che ha rimontato e passato il belga proprio nelle ultime pedalate.
🏅🇩🇰Magnus Cort (EF Education) Gana la Etapa 2 de la Volta ao Algarve 2023 🇵🇹 #VAlgarve2023 #Ciclismo #Noticiclismo pic.twitter.com/4h22z17OeO
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Volta Algarve, la Ineos guida il gruppo
La seconda tappa della Volta Algarve ha portato i corridori da Sagres all'Alto da Fóia, su un percorso di 186 chilometri caratterizzato dalla salita di Picota e da quella verso l'arrivo. La corsa è stata molto regolare, con una fuga di comprimari partita nelle fasi iniziali che è stata controllata senza troppi problemi dal gruppo.
A partire al'attacco sono stati Matthew Gibson (Human Powered Health), Tomás Contte (Aviludo - Louletano - Loulé Concelho), Rafael Lourenço (AP Hotels & Resorts | Tavira), Gaspar Gonçalves (EFAPELcycling), António Ferreira (Kelly Simoldes UDO) e João Matias (Tavfer - Ovos Matinados - Mortágua).
La Ineos ha preso le redini del gruppo nelle fasi centrali, iniziando un lungo lavoro che ha prodotto una leggera scrematura. Le salite si sono rivelate pedalabili e veloci, e non c'è stata una forte selezione. Già a una trentina di chilometri dall'arrivo la fuga è stata annullata.
L'ascesa verso Picota è stata condotta da Michał Kwiatkowski, che poi ha continuato sulla salita finale dopo un breve intermezzo della Soudal - Quick-Step con Kasper Asgreen.
La salita verso Fóia, circa 7 km con pendenze sul 5-6%, è andata via senza scatti, con Castroviejo che ha preso il posto di Kwiatkowski a guidare la fila degli Ineos. Il gruppo è arrivato ancora forte di una trentina di corridori nell'ultimo chilometro, con anche Filippo Ganna aggrappato alle posizioni di coda.
Settimo posto per Conci
La corsa si è risolta allo sprint. La Ineos non ha concretizzato il lavoro di preparazione, teso probabilmente a favorire Tom Pidcock. Nel finale è stato il giovane belga Ilan Van Wilder a farsi largo e lanciarsi al comando sul rettilineo d'arrivo. Il corridore della Soudal - Quick-Step è stato però distratto da Rui Costa, che ha cercato il sorpasso all'esterno e ha allargato la sua traiettoria.
Di questo movimento ha approfittato Magnus Cort Nielsen, che si è gettato nella parte interna della curva disegnando una traiettoria più breve. Van Wilder ha anche perso tempo per alzare le braccia prima del traguardo credendo di aver ormai vinto, ma ha così lasciato definitivamente spazio al sorpasso di Cort Nielsen. Il danese ha così conquistato la tappa, davanti a Van Wilder, Rui Costa, Madouas e Hindley.
Tra i primi si è inserito anche Nicola Conci, buon settimo. Filippo Ganna ha concluso la sua scalata leggermente sfilato dal gruppo dei migliori con soli sette secondi di distacco. La Ineos non lo ha sacrificato in ruoli da gregario, lasciandolo in quota in classifica generale. La corsa si concluderà con una crono di 24 chilometri, che potrebbe dare a Ganna delle chance di ottenere un bel piazzamento finale.
Intanto la classifica generale è guidata da Cort Nielsen con 4'' su Van Wilder e 6'' su Rui Costa.