L’alimentazione è uno dei temi sempre più al centro dell’attenzione nel mondo del ciclismo. Tutte le squadre professionistiche si avvalgono ormai di specialisti della nutrizione, che lavorano a stretto contatto con il resto dello staff tecnico e i corridori. Sia prima, che durante e dopo le corse, come nei periodi di preparazioni, gli atleti seguono delle direttive precise su cosa e quanto mangiare, una serie di informazioni che in alcuni casi vengono gestite anche con delle app specifiche. Particolarmente delicati sono i piani nutrizionali che i corridori devono seguire in corsa per non rimanere a secco di energie nelle fasi decisive.

Di questi temi ha parlato recentemente il professor Ian Needleman dell’University College di Londra

Ciclismo, problemi di carie per gli atleti d'elite

L’alimentazione durante una gara di Ciclismo si basa soprattutto su zuccheri a rapida assimilazione, gel e barrette. Questi prodotti nascondono però alcuni rischi per la salute, sia dei professionisti che dei cicloamatori che spesso copiano i modi di fare dei campioni. Gli zuccheri contenuti in gel e barrette sono zuccheri liberi, cioè aggiunti agli alimenti e non legati alla loro struttura. Al contrario, lo zucchero presente naturalmente si trova inserito nella struttura delle cellule di alimenti come frutta, verdura e latticini. Ciò significa che viene assunto con altri componenti come la fibra, che rallenta l'assorbimento degli zuccheri nel flusso sanguigno.

Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che la quantità di zuccheri liberi da assumere in una giornata non deve superare i 30 grammi, per non incorrere in disturbi come obesità, insulino-resistenza, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari.

Un recente studio ha dimostrato che l’assunzione di barrette e gel provoca anche dei seri danni alla salute orale.

“Questi prodotti sono ricchi di zuccheri e vengono usati ad intervalli frequenti durante l’esercizio, per questo sono particolarmente dannosi per i denti”, ha spiegato il professor Ian Needleman dell’University College di Londra. “Nella nostra ricerca con atleti d’elite abbiamo scoperto che più della metà ha una carie a un livello che richiede un intervento.

Questo è significativamente più che nella popolazione generale”, ha aggiunto il professor Needleman.

Le alternative a gel e barrette

“I problemi provocati da una cattiva salute orale possono influire sulla capacità di allenarsi ed essere competitivi e sull’alimentazione. Non voglio demonizzare gel e barrette, non sto dicendo che gli atleti non dovrebbero usarli. Tuttavia, dovrebbero essere consapevoli dei rischi per la salute orale, che possono mitigare con dei semplici accorgimenti”, ha evidenziato Needleman, consigliando di utilizzare un dentifricio ad alto contenuto di fluoro (su prescrizione medica) due volte al giorno e un collutorio al fluoro a metà giornata.

Un altro trucco per attenuare i possibili rischi è quello di bere da una borraccia con sola acqua subito dopo aver assunto gel e barrette, per cercare di rimuovere lo zucchero dai denti e dalle gengive.

Il dottor Javier Gonzalez, professore di nutrizione dell’Università di Bath, ha suggerito che gel e barrette possono essere evitati dai cicloamatori e sostituiti da altri prodotti più sani. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Applied Physiology non ci sono differenze di prestazioni nei ciclisti che si sono alimentati con purè di patate e quelli che hanno assunto dei gel energetici durante un allenamento di ciclismo di un paio di ore.

“A intensità di esercizio moderate le patate fanno un ottimo lavoro. Quando consumi meno di 60 grammi di carboidrati all’ora, la fonte di quel carboidrato non ha importanza. Possono essere patate, riso, banane. Solo quando lo sforzo è molto intenso e consumi più di 60 grammi all’ora gli zuccheri possono davvero svolgere un ruolo importante, specialmente in forma liquida o gel”, ha spiegato il dottor Gonzalez.