Alla sua quarta tappa, la Tirreno Adriatico ha proposto le prime salite e fatto uscire allo scoperto i campioni più attesi. Il circuito finale attorno a Tortoreto, con arrivo in salita, è stato infiammato da un attacco di Julian Alaphilippe già a 35 chilometri dal traguardo. Di questa corsa così aggressiva e selettiva hanno fatto le spese Mathieu Van der Poel e Biniam Girmay, due dei favoriti per il successo di tappa. L'ultimo giro è stato segnato da una caduta innescata da Wout van Aert. Con una manovra un po' azzardata, il campione belga ha fatto finire a terra anche Tom Pidcock, per fortuna senza particolari conseguenze per nessuno dei due.

La tappa si è risolta con una volata di un gruppo ridotto, in cui Primož Roglič è andato a rimontare Adam Yates per conquistare il primo successo stagionale.

Tirreno, fuga ripreso a 60 km dall'arrivo

Dopo crono e volate, la corsa di ciclismo della Tirreno Adriatico è entrata nella sua fase decisiva per la corsa alla classifica generale. La quarta tappa, da Greccio a Tortoreto, ha proposto un circuito finale da ripetere per tre volte, con la salita verso l'arrivo di poco più di tre chilometri al 7%.

Nelle fasi iniziali sono partiti all'attacco Davide Bais, Valerio Conti, Mads Wurtz Schmidt, Filippo Magli e Lucas Eriksson.

I fuggitivi non hanno avuto grande fortuna, perchè il gruppo ha mantenuto un'andatura intensa, andando ad annullare il tentativo molto presto, già a sessanta chilometri dall'arrivo. I tre giri del circuito finale hanno portato ad una corsa molto movimentata. Julian Alaphilippe ha attaccato sul primo passaggio dalla salita di Tortoreto, a 35 chilometri dall'arrivo, provocando una netta selezione.

Peter Sagan è stato tra i primi a staccarsi in questa fase della corsa, ma anche Biniam Girmay e Mathieu Van der Poel non sono riusciti a tenere il ritmo e sono stati costretti ad un lungo inseguimento per poter rientrare.

La corsa si è un po' assestata nel secondo giro, con la Trek di Ciccone molto presente nelle prime posizioni, e anche la Jumbo di Roglic e van Aert che si è fatta sempre più compatta in testa.

Girmay e Van der Poel, in compagnia di Pidcock, hanno rimontato ancora una volta per rientrare in gruppo, ma ormai solo con l'obiettivo di essere d'aiuto ai compagni.

Le scuse di Wout van Aert

Prima di approcciare l'ultima e decisiva scalata a Tortoreto si è verificata una caduta nelle posizioni di testa. Wout van Aert ha cercato di infilarsi in uno spazio molto stretto per recuperare posizioni ed ha finito per agganciare l'incolpevole Pidcock e cadere insieme a lui. Per fortuna nessuno ha riportare conseguenze particolari, e van Aert si è prontamente scusato con il britannico stemperando la tensione.

Il gruppo è volato via verso gli ultimi tre chilometri di salita, dove Filippo Ganna è stato costretto a cedere.

La corsa è rimasta equilibrata e un po' attendista in quest'ultima scalata. Lorenzo Fortunato ha tentato un attacco insieme a Damien Howson a metà ascesa, ma Attila Valter ha tenuto i due a pochi metri di distanza favorendo la rimonta del gruppo. Dopo una bella progressione di Hugh Carthy sono stati Primož Roglič e Adam Yates a portarsi davanti, con lo sloveno che ha dato l'accelerata decisiva nelle battute finali andando a vincere. Nella sua corsa di debutto, a cui si era avvicinato con un profilo molto basso, il campione della Jumbo è quindi subito andato a segno, ponendo una seria candidatura anche per il successo finale di questa Tirreno Adriatico. Alaphilippe ha chiuso secondo superando Yates nel finale, con Kelderman, Geoghegan Hart e Mas a seguire.

In classifica generale, vista l'uscita di scena di Ganna, è Lennard Kamna ad impossessarsi della maglia azzurra. Il tedesco della Bora guida con 6'' su Roglic e 8'' su Almeida, ma a decidere sarà quasi certamente la tappa di domani con arrivo a Sassotetto.