Il Giro delle Fiandre ha regalato un'edizione di altissimo livello tecnico ed emotivo, una corsa durissima in cui i campioni più attesi si sono dati battaglia intensa per più di cento chilometri. Nonostante una pericolosa fuga lanciata da lontano dall'ex Campione del Mondo Mads Pedersen, alla fine i tre grandi favoriti della vigilia, Tadej Pogacar, Mathieu Van der Poel e Wout van Aert si sono ritrovati ancora una volta faccia a faccia sui muri decisivi. VDP ha fatto fuori il grande rivale van Aert con un affondo sul Kruisberg, ma poi non ha potuto contenere il forcing irresistibile di Pogacar sull'Oude Kwaremont.

Lo sloveno è stato protagonista di uno spettacolare assolo concludendo da trionfatore una corsa massacrante ed entusiasmante, un autentico spot per il ciclismo.

VDP: 'Il mio miglior Fiandre'

Mathieu Van der Poel ha così dovuto cedere lo scettro di campione del Fiandre ad uno dei corridori più totali che il ciclismo abbia mai conosciuto. Pogacar è infatti appena il terzo campione nella storia a vincere due corse diametralmente opposte come il Tour de France e il Giro delle Fiandre, un ristretto club che comprendeva finora i soli Louison Bobet e Eddy Merckx. VDP ha riconosciuto con sportività il valore e la supremazia dell'avversario, ed ha analizzato con soddisfazione la sua corsa. "Penso di aver fatto il mio miglior Fiandre di sempre" ha dichiarato il campione della Alpecin nell'immediato dopo corsa.

"Sono un po' deluso, ma oggi Tadej era troppo forte" ha ammesso il campione in carica, che ha conquistato il quarto piazzamento sul podio in cinque partecipazioni al Fiandre.

"Sull'Oude Kwaremont non ho potuto rispondere al suo attacco. Sul Kruisberg ho attaccato, era tutto quello che potevo fare" ha dichiarato VDP. "Anche dall'ultimo passaggio sul Paterberg al traguardo non sono mai sceso sotto i 400 watt, ma non mi sono più avvicinato. Quindi meriti di essere secondo e non ti puoi lamentare" ha commentato il campione olandese.

'La Roubaix è diversa'

Van der Poel ha parlato anche di quanto successo nelle fasi iniziali della corsa, quando è rimasto attardato ed è stato costretto ad inseguire.

Il corridore della Alpecin ritiene che questo episodio non abbia avuto nessun peso sul risultato finale. "Devo ringraziare la squadra, hanno dovuto lavorare un paio di volte, io non ho dovuto fare niente. Non ho certamente perso la corsa lì" ha analizzato Van der Poel.

Il campione olandese ha dato appuntamento alla Parigi Roubaix di domenica prossima, il suo ultimo grande obiettivo di questa primavera di classiche che lo ha già visto vittorioso alla Milano Sanremo e secondo al Giro delle Fiandre. "La Roubaix è una corsa completamente diversa, l'unica conclusione che posso trarre è che sono in buona forma. Darò il massimo alla Roubaix, ma sto già disputando un'ottima stagione. Anche oggi stavo bene, ma non ho potuto fare di più" ha concluso Mathieu Van der Poel.