Monumentale Tadej Pogačar! Il campione sloveno si laurea una volta di più come il fuoriclasse totale del Ciclismo, riuscendo ad aggiungere alla bacheca personale anche il Giro delle Fiandre. La corsa è stata entusiasmante, piena di colpi di scena ed episodi particolari fin dalle fasi centrali. La Jumbo Visma non ha impresso la sua superiorità come nelle altre classiche del nord, in una corsa che è rimasta sempre molto aperta e battagliata. Mads Pedersen ha aperto le ostilità a più di cento chilometri dall'arrivo, portando via un gruppetto che ha rischiato di concretizzare il colpaccio.

Nella parte finale sono però emersi i tre grandi favoriti della vigilia, anche se van Aert non ha tenuto il passo di Pogačar e Van der Poel sul Kruisberg. Lo sloveno ha poi fatto il suo show sull'Oude Kwaremont andando a costruire un vero gioiello sul traguardo di Oudenaarde al termine di una corsa durissima.

Giro delle Fiandre, maxicaduta a metà corsa

Il Giro delle Fiandre ha regalato un'altra giornata di grande ciclismo, sulla falsariga delle altre classiche che hanno anticipato la Ronde. La corsa è stata intensissima fin dalle fasi iniziali, con diversi tentativi di attacco che hanno alzato a quasi cinquanta di media l'andatura e il gruppo che si è spezzato in più parti.

Anche Mathieu Van der Poel (Alpecin) ha dovuto inseguire dopo essere stato sorpreso nelle retrovie.

Finalmente sono poi riusciti ad evadere otto corridori: Tim Merlier (Soudal Quickstep), Jasper De Buyst (Lotto Dstny), Daan Hoole (Trek Segafredo), Elmar Reinders (Jayco AlUla), Jonas Rutsch (EF), Hugo Houle (Israel), Filippo Colombo (Q36.5) e Guillaume Van Keirbulck (Bingoal).

Arrivando al primo passaggio dall'Oude Kwaremont una manovra azzardata di Maciejuk (Team Bahrain) ha innescato una maxicaduta in cui sono rimasti coinvolti anche Julian Alaphilippe (Soudal Quickstep), Peter Sagan (Total) e Jasper Stuyven (Trek Segafredo). Ad uscire più malconcio dall'incidente è stato Tim Wellens (UAE), che si è ritirato lasciando così un vuoto nello scacchiere tattico di Pogacar.

Pedersen all'attacco a 110 km dall'arrivo

La corsa si è poi infiammata già a 110 km dall'arrivo, quando Mads Pedersen (Trek Segafredo) ha provato a portare via un gruppetto in cui si è inserito anche Matteo Trentin (UAE). Una serie di scatti ha portato ad annullare questo pericoloso tentativo, ma la corsa è rimasta nervosa, intensa e selettiva. Sotto la spinta del redivivo Kasper Asgreen (Soudal Quickstep) è partita una nuova azione in cui sono stati pronti ad entrare anche Trentin, Pedersen, Stefan Kung (Groupama), Nelson Powless (EF) e Nathan Van Hooydonck (Jumbo Visma).

La Alpecin di Van der Poel, rimasta esclusa dalla fuga, ha provato a spendere gli ultimi gregari per lanciare la rincorsa, ma senza grandi energie e risultati.

Davanti, il gruppetto di Asgreen, Pedersen e Trentin è andato a riprendere i fuggitivi della prima ora, con il gruppo, ormai molto selezionato, che ha superato i tre minuti di distacco. La situazione ha costretto la UAE ad uscire allo scoperto per tirare il gruppo, mentre la Jumbo, pur presente in massa, è rimasta passiva.

Tadej Pogacar ha poi dato seguito all'azione dei compagni con un'accelerata portentosa sull'Oude Kwaremont, a 55 km dall'arrivo. Il fuoriclasse sloveno è riuscito a staccare tutti e ha insistito anche sul Paterberg, con Laporte, van Aert, Van der Poel e Pidcock all'inseguimento. Con una mossa a sorpresa, la Jumbo Visma ha utilizzato Laporte in questa fase. Il francese ha piazzato uno scatto secco tornando su Pogacar e annullando di fatto l'azione dello sloveno, che però non ha desistito.

Sul muro del Koppenberg, uno dei più difficili, Pogacar ha forzato ancora ed anche Van der Poel e van Aert sono stati costretti a scavare a fondo per tenere il passo.

Pogacar da solo sull'Oude Kwaremont

I tre giganti del ciclismo attuale e grandi favoriti della vigilia sono così rimasti da soli all'inseguimento del gruppetto di Pedersen, Kung, Trentin e Asgreen. Il Kruisberg ha rivoluzionato ancora la situazione. Mads Pedersen ha deciso di provare l'avventura solitaria ed è rimasto solo al comando, mentre Van der Poel ha piazzato una stoccata che ha messo alle corde van Aert. VDP e Pogacar sono così riusciti a rientrare sul gruppetto di Agreeen, dove lo sloveno ha trovato Trentin.

Van Aert ha trovato l'aiuto di Van Hooydonck, ma non è riuscito a rientrare prima dell'ultimo passaggio dall'Oude Kwaremont, dove Tadej Pogacar ha piazzato ancora un'accelerata che ha fatto esplodere il gruppetto.

Lo sloveno è volato via imprendibile, superando di slancio Pedersen, ed anche Van der Poel stavolta è stato costretto ad arrendersi.

Pogacar ha aggredito con forza e classe anche l'ultimo muro, il Paterberg, spingendo sempre più lontano Van der Poel, e andando a cogliere una fantastica vittoria. VDP ha difeso la seconda piazza, mentre Mads Pedersen ha coronato una corsa coraggiosa e solida battendo nello sprint per il terzo posto Wout van Aert, che come in altri grandi appuntamenti esce da vero sconfitto di giornata. A seguire si sono piazzati Powless, Kung e Asgreen, con Trentin decimo, primo degli italiani e prezioso uomo squadra per la UAE.