È stato un Campionato Italiano di Ciclismo molto intenso e incerto quello che è andato in scena sulle strade trentine di Comano Terme. La corsa è stata aperta e senza una squadra in grado di controllarne lo sviluppo tattico. Nell'ultimo passaggio sulla salita di Cavrasto, principale difficoltà del circuito, Lorenzo Rota ha staccato i compagni di fuga ed è rimasto da solo al comando. Il bergamasco della Intermarché si è però visto raggiungere nel falsopiano dopo lo scollinamento e la corsa si è così decisa con una volata a sei. Simone Velasco ha battuto nettamente lo stesso Rota e Sbaragli, mentre Trentin ha protestato platealmente per una presunta irregolarità.

Ciclismo, a Comano Terme fuga iniziale con nove corridori

Due giorni dopo la vittoria di Filippo Ganna nella cronometro, il Trentino ha ospitato anche la prova unica del Campionato Italiani di ciclismo in linea. La corsa si è disputata in una calda giornata soleggiata, in un circuito impegnativo caratterizzato dai nove passaggi sulla salita di Cavrasto e dall'arrivo a Comano Terme.

L'avvio è stato veloce con diversi tentativi di fuga annullati, finché sono riusciti a evadere nove corridori: Luca Colnaghi, Filippo Magli, Manuele Tarozzi (Green Project Bardiani - CSF Faizanè), Mirco Maestri e Andrea Pietrobon (Eolo Kometa), Matteo Amella e Samuele Zambelli (Corratec), Emanuele Ansaloni (Technipes #InEmiliaRomagna), Andrea Colnaghi (Onec Team Parma).

La Ineos di Ganna e la Trek di Ciccone hanno condotto l'inseguimento a lungo, ma la particolare composizione del gruppo ha reso difficile il controllo della corsa. Al Campionato nazionale è permessa la partecipazione di tutti i corridori italiani, senza limiti di numero per squadra. Per questo alcuni dei favoriti si sono trovati a dover gestire la corsa con soli due o tre compagni, mentre alcune formazioni hanno potuto contare su uno schieramento di dieci o più atleti.

Bel tentativo di Rota, ma la maglia tricolore è di Velasco

La corsa è diventata così molto aperta e con tanti tentativi di attacco. Già nelle fasi centrali si sono avvantaggiati dal gruppo due dei favoriti, Lorenzo Rota e Samuele Battistella, che sono riusciti a riportarsi sulla testa, dove il solo Magli è riuscito a rimanere con loro.

Vista la difficoltà di controllare la corsa, anche Matteo Trentin si è lanciato al contrattacco insieme a Filippo Baroncini, Kristian Sbaragli e Matteo Sobrero, senza però riuscire a completare l'inseguimento.

Sull'ultimo passaggio dalla salita di Cavrasto, Lorenzo Rota è riuscito a staccare Magli e Battistella, ma nell'ultima parte della scalata la sua azione si è un po' spenta. Dal gruppo, ormai ridotto a una ventina di unità, sono usciti prepotentemente Davide Formolo e Simone Velasco, che hanno raggiunto i contrattaccanti con Trentin, e quindi anche Battistella e il sorprendente Magli.

Lorenzo Rota ha accarezzato il sogno di vestire la maglia tricolore, ma il falsopiano dopo lo scollinamento è stato fatale per le sue velleità.

Il bergamasco si è visto raggiungere da Trentin, Formolo, Velasco, Sbaragli, Magli e Baroncini, che però ha avuto la sfortuna di forare.

Il titolo di campione d'Italia si è così assegnato con una volata a sei. Formolo ha cercato di lanciare Trentin, che però è rimasto troppo dietro ed ha subito lo sprint di Simone Velasco. Rota ha poi un po' chiuso la traiettoria a Sbaragli e Trentin, che si è lamentato platealmente. La vittoria di Velasco è stata però netta ed è andata a premiare uno dei pochi corridori che in questa stagione sono usciti dal grigiore della Astana.

Dietro a Velasco si sono piazzati Rota, secondo come un anno fa, Sbaragli, Magli e Trentin.