Nel ciclismo moderno è sempre più alta l'attenzione all'alimentazione dei corridori. Ogni squadra si avvale della collaborazione di nutrizionisti che studiano nei dettagli la dieta dei corridori, spesso con il supporto di app specifiche. Il tema è particolarmente importante nelle grandi corse a tappe, come l'imminente Tour de France, in cui si corre per tre settimane con un enorme dispendio energetico quotidiano che deve sempre essere reintegrato e riequilibrato.

Ciclismo, il riso è la base dell'alimentazione

Nelle tappe del Tour un corridore può consumare anche più di 5.000 calorie solo nelle ore trascorse in bicicletta durante la corsa, una mole che deve essere compensata con un'importante quantità di cibo.

Per questo un programma alimentare specifico e accurato è essenziale per continuare a essere al top delle prestazioni giorno dopo giorno. "Nel Tour de France i ciclisti sembrano pelle e ossa, sono molto magri, ma mangiano come bestie. Se qualcuno mangiasse metà del riso che si mettono loro in corpo, non smetterebbe di vomitare per ventuno giorni" ha dichiarato Will Girling, nutrizionista del team Education First.

Cuochi e nutrizionisti delle varie squadre del Ciclismo professionistico concordano sul fatto che il riso e i cereali sono la base dell'alimentazione dei corridori, e che negli ultimi anni hanno preso il sopravvento sulla pasta.

"I corridori mangiano tanto riso... tanti chili. È un po' noioso, ma funziona.

Aggiungiamo salse come il pomodoro o il pesto per renderlo un po' più appetibile, ma è pur sempre solo riso", ha dichiarato lo chef del team Trek, Bram Lippens.

Il riso è presente più o meno ovunque nella giornata del ciclista, dalla colazione fino all'ultimo pasto serale. "La sera prima di una tappa impegnativa la cena è semplice, tra pollo e riso o salmone e riso, ma c'è sempre il riso, che deve essere bianco perché è molto facile da mangiare e povero di fibre", ha spiegato lo chef del team Trek.

'Per gli sport di resistenza è sempre meglio il riso'

Laura Martinelli, nutrizionista della Jayco AlUla, ha spiegato quali sono i vantaggi che hanno decretato il successo del riso e messo in disuso la pasta, che qualche anno fa era invece uno dei pilastri dell'alimentazione dei corridori.

"Il riso è più energetico della pasta.

Quindi, a parità di volume, si ottengono più carboidrati con il riso. Inoltre è senza glutine e più digeribile della pasta", ha spiegato la nutrizionista della squadra australiana, aggiungiamo che comunque alcuni corridori continuano a preferire la pasta.

"La pasta va bene se è del tipo giusto e ben cotta, e non impediamo al ciclista di mangiarla, ma se dovessi consigliare a qualcuno che pratica uno sport di resistenza quale scegliere, direi sempre di scegliere il riso", ha dichiarato Laura Martinelli.