La settima tappa del Tour de France 2023 ha visto trionfare il belga Jasper Philipsen, che si è imposto sul traguardo di Bordeaux, battendo in volata Mark Cavendish e Biniam Girmay, mentre al quarto posto si è classificato l'italiano Luca Mozzato. Per Philipsen si tratta del terzo successo in questo Tour de France, in cui è riuscito ad imporsi in tutte le volate disputate fino ad ora. Al termine della tappa non sono mancate però le polemiche da parte delle squadre avversarie. Infatti sia la Intermarché - Circus - Wanty di Biniam Girmay, che la Astana Qazaqstan di Mark Cavendish hanno presentato ricorso per una presunta irregolarità in volata del vincitore Jasper Philipsen.
Il corridore belga della Alpecin - Deceuninck avrebbe infatti chiuso verso le transenne Girmay, facendo un cambio di traiettoria irregolare. I commissari di gara hanno così analizzato al VAR le immagini degli ultimi metri della volata conclusiva, per valutare quanto accaduto. La decisione finale dei commissari è stata quella di respingere il ricorso, ritenendo infondate le motivazioni dei team e considerando quindi corretta la manovra di Philipsen.
Le dichiarazioni forti di Bourlart nei confronti dell'UCI
Un esito che non è stato gradito dalla Intermarché - Circus - Wanty, che ha esternato la propria rabbia nei confronti dell'UCI per questa decisione durante il Tour de France. Infatti Jean-François Bourlart, il team manager della squadra belga, ha rilasciato dichiarazioni forti ai microfoni di RTBF.
Innanzitutto ha contestato le vittorie di Philipsen, sostenendo che in tutti e tre i successi ci sia stata una scorrettezza durante lo sprint. In particolare, per quanto riguarda la settima tappa, ha detto che il suo corridore Biniam Girmay è finito a 20 cm dalle transenne e che se non si fosse fermato, avrebbe rischiato di cadere insieme a tutto il resto dei velocisti.
Bourlart ha poi rincarato la dose nei confronti dell'Unione Ciclistica Internazionale: "Quello che critico all’UCI è la prevenzione. Aspettiamo ancora che qualcuno voli oltre le barriere e rischi la vita prima di penalizzare un corridore". Per il team manager della Intermarché - Circus - Wanty, la motivazione della mancata sanzione nei confronti di Jasper Philipsen sarebbe quindi da individuare nel fatto che non ci sia stata nessuna caduta, che avrebbe invece costretto i commissari a prendere una decisione in senso opposto.
Per Vinokourov, Philipsen doveva essere retrocesso
Le critiche alla decisione dei commissari sono arrivate anche dall'altro team che aveva presentato ricorso per la vittoria di Jasper Philipsen, ovvero la Astana Qazaqstan di Mark Cavendish. In tal senso sono arrivate anche le dichiarazioni del team manager Alexander Vinokourov, raccolte da SpazioCiclismo: “Per me Philipsen andava retrocesso". La settima tappa del Tour de France 2023 di Ciclismo si è conclusa quindi tra le polemiche.