Anche ai Mondiali di Ciclismo di Glasgow l’eterna sfida tra Mathieu Van der Poel e Wout van Aert si è conclusa con il trionfo dell’olandese e la sconfitta del belga. Pur forte, van Aert ha confermato di non avere quella capacità innata di colpire nelle giornate e nei momenti davvero importanti che ha invece il rivale. L’ex campione Johan Museeuw ha analizzato la corsa dei belgi e di van Aert, ritenendo che uno dei motivi del suo ennesimo secondo posto sia il ruolo che deve occupare alla Jumbo-Visma e ha invitato il connazionale “ad andarsene”.

Museeuw: 'Van Aert non deve lavorare per la maglia gialla al Tour'

Secondo Museeuw, che il Mondiale di ciclismo lo ha vinto nel 1996, nell’avvicinamento alla prova iridata di Van der Poel e van Aert si trova almeno una parte di spiegazione per il risultato finale.

Entrambi i corridori hanno preso parte al Tour de France, ma mentre VDP ha corso al risparmio, pensando unicamente a prepararsi per il Mondiale, il belga è stato costretto in molte tappe a un duro lavoro per la maglia gialla Jonas Vingegaard. “L'ho detto prima e lo ripeto: se sei forte come van Aert allora non dovresti correre il Tour de France in testa al gruppo per la maglia gialla. Mathieu è stato in grado di concludere il Tour relativamente senza stress.

Questo è un vantaggio da non sottovalutare rispetto a van Aert”, ha commentato Johan Museeuw, che ha consigliato a van Aert un cambio di squadra per non trovarsi sempre nella stessa situazione e compromettere così altre grandi occasioni.

“Penso quindi che van Aert dovrebbe lasciare la Jumbo-Visma. Quello che fa per Vingegaard al Tour è fenomenale e bellissimo da vedere, a quello che ho visto a San Sebastián nella seconda tappa del Tour mi è rimasto impresso”, ha raccontato Museeuw, ricordando come il team non abbia aiutato van Aert a vincere una tappa che era alla sua portata.

“Alla fine della tua carriera due cose sono importanti: il tuo curriculum e un portafoglio ben fornito”, ha aggiunto l’ex campione del mondo. “Quest'ultimo non è un problema per van Aert. Questa non è una critica, ma un'analisi sobria. Se resta alla Jumbo-Visma dovrà sempre continuare a lavorare al Tour per Roglič e/o Vingegaard”, ha commentato Museeuw.

'Il flop di Evenepoel è stato un duro colpo'

L'ex campione del mondo ha reso merito a Mathieu Van der Poel, dominatore della corsa iridata con un autentico show solitario, ma ha mosso qualche critica alla nazionale belga. Museeuw ha spiegato che Wout van Aert e compagni hanno reso dura la corsa, ma che in questo modo hanno portato il confronto in un testa a testa tra i leader che ha favorito Van der Poel, anche a causa delle prove non esaltanti di Philipsen ed Evenepoel, gli altri capitani del team belga.

"Se stacchi quel gruppo di testa con tutti i fenomeni, cadi e vinci comunque con un vantaggio di un minuto e mezzo, c'è solo una conclusione: questo è stato un gran numero di Mathieu van der Poel.

Tuttavia non capisco perché i belgi siano arrivati ​​​​nel finale con Van der Poel. Dovevano rendere la corsa difficile e lo hanno fatto, ma devi sempre tenere conto della concorrenza”, ha commentato Museeuw.

“Gli olandesi sono rimasti a ruota, hanno galleggiato tutto il giorno. Naturalmente mi rendo conto che è facile parlare dopo. Tuttavia penso che la nazionale belga abbia corso in modo troppo aggressivo all'inizio della gara. Hanno reso il gioco terribilmente duro. Appena cinquanta corridori hanno tagliato il traguardo, questo la dice lunga sulla durezza della corsa. Il fatto che Evenepoel non fosse abbastanza bravo per essere presente nel finale è stato un duro colpo”, ha commentato Johan Museeuw.