Nel mondo della pallavolo internazionale, sta circolando la notizia riguardante l'esclusione di Paola Egonu dalla Nazionale, o più precisamente il suo "no" alla squadra. La maggior parte delle discussioni è accompagnata da nuove informazioni e di retroscena, e pochi credono alla versione ufficiale che suggerisce che Paola Egonu abbia richiesto un periodo di riposo dopo l'Europeo.

A un anno dalla Coppa del Mondo, la Nazionale femminile è ancora nel bel mezzo di una tempesta interna. Questo è il risultato diretto di quanto accaduto a Bruxelles durante le Final Four, ma in realtà le tensioni erano emerse subito dopo la sconfitta con il Brasile nelle semifinali del Mondiale.

Le prime fratture già quest'inverno

La Federazione aveva sperato che le lunghe trattative invernali potessero risolvere la situazione, ma purtroppo si sono rivelate fragili e instabili, simili a un castello di carta costruito vicino a un ventilatore. Dopo un anno, la frattura tra la squadra e l'atleta sembra ancora più profonda, e sembra improbabile che il rapporto possa essere ripristinato. È difficile immaginare come si possa intraprendere una nuova mediazione simile a quella che era stata tentata alla fine del 2022.

Il rapporto tra Egonu e il CT Mazzanti

Prima dell'Europeo, il ct aveva comunicato a Egonu che non sarebbe stata una titolare e che sarebbe stata utilizzata solo come rincalzo per un cambio durante il set.

Le era stata data anche la possibilità di rinunciare all'Europeo, ma alla fine aveva accettato il ruolo di riserva, seppur a malincuore. Tuttavia, le tensioni erano palpabili durante gli allenamenti. Dopo la partita contro la Turchia, il rapporto tra Egonu e il coach si era incrinato ulteriormente, e la decisione di escluderla è stata comunicata alla Federazione.

Questi conflitti hanno portato anche al distacco del manager di Egonu e del ct Mazzanti.

Egonu salterà il Torneo Preolimpico

Questa è una situazione senza precedenti nella storia della Pallavolo italiana, con una giovane atleta come Paola Egonu coinvolta in un divorzio così clamoroso. La Federazione ha deciso di evitare qualsiasi discussione sul futuro fino alla fine del girone di qualificazione a Parigi, che si concluderà il 24 settembre.

Anche le interviste non riguardanti le partite e la possibile qualificazione sono state bloccate per evitare distrazioni durante il Preolimpico di Lodz.

L'incognita sul futuro e le possibile conseguenze

La Federazione è fiduciosa di ottenere una qualificazione ai Giochi Olimpici 2024 tramite ranking, ma se la qualificazione dovesse avvenire solo a giugno, ci sarebbero complicazioni nella preparazione per i Giochi. Al momento, il presidente federale Giuseppe Manfredi non risponde alle chiamate degli agenti sportivi e non ha indicato alcun sostituto per Mazzanti. Il futuro rimane incerto, e circolano diversi nomi di potenziali successori, tra cui Julio Velasco e Marco Mencarelli.

La decisione finale verrà presa tra ottobre e novembre, ma sembra che il risultato del Preolimpico di Lodz non influenzerà la conferma o la rimozione di Mazzanti come allenatore.

Il rischio concreto è che, se Mazzanti rimarrà, Paola Egonu potrebbe non partecipare alle Olimpiadi di Parigi. La Federazione dovrà anche considerare l'immagine che darebbe escludendo una giocatrice di calibro come Egonu, anche se le sue prestazioni recenti hanno avuto alti e bassi. Tuttavia, la decisione finale verrà presa solo in autunno, lasciando molti dubbi in sospeso.